Umbria, convincente secondo i sindacati il nuovo piano regionale delle politiche abitative: «Ora si lavori per realizzare gli impegni»
Apprezziamo che finalmente la lotta al disagio abitativo torni ad essere una priorità per la nostra Regione - questo èquanto affermano CGIL, CISL, UIL e categorie degli inquilini (SUNIA, SICET, UNIAT, Unione degli Inquilini) dopo l’incontro svolto oggi a Perugia conl’assessore Fabio Barcaioli.
Mentre a livello nazionale il Governo Meloni propaganda un piano casa vuoto, senza risorse e senza programmazione, a livello regionale registriamo una volontà diversa, quella di creare un progetto concreto per riaffermare il diritto all’abitare, agendo in particolare sulle fasce più fragili della popolazione.
Le proposte presentate dall’Assessore vanno proprio nella direzione da noi auspicata, in particolare:
-realizzare un intervento urgente sul patrimonio abitativo di Ater e dei comuni attualmente bloccato per inagibilita’ degli immobili a causa delle mancate manutenzioni del passato.
Ad oggi, in Umbria, gli appartamenti non locabili sono circa 1600 rispetto agli affittati che risultano circa 7.800.
Per allargare l’offerta sociale di casa occorre intervenire proprio su queste unità abitative rendendole agibili. Questo è possibile solo attraverso un PIANO di investimento pluriennale di MANUTENZIONI e RIGENERAZIONE, integrato con le politiche urbanistiche dei comuni.
L’ impegno della Giunta è quello di trovare risorse per dare le gambe a questo piano, con almeno 10 milioni all’anno. Non si può non condividere una proposta così forte.
Serve selezionare gli immobili su cui intervenire prioritariamente e assegnarli in tempi rapidi, visto che è proprio la casa il principale problema che incrocia i cittadini che rimangono indietro per motivi economici.
In questo senso il coinvolgimento dei Comuni per noi è fondamentale e per questo abbiamo proposto all’Assessore di incontrarci anche con ANCI, chiedendo altrettanto impegno alle Istituzioni locali.
Ci convince molto anche la proposta di ripristinare due importanti linee di intervento sulle politiche regionali per sopperire alle assenze nazionali, il fondo per la morosità incolpevole ed il fondo per l’acquisto prima casa per le giovani coppie.
Sara’ importante creare nuovi modelli innovativi per rispondere ai vari livelli di disagio abitativo, come il co-Housing e social Housing. Anche su questi ambiti abbiamo stabilito linee di intervento comune, reintroducendo canoni equi evitando speculazioni.
In sintesi condividiamo questi nuovi indirizzi di politica abitativa per l’Umbria, ora però, occorre lavorare insieme per mettere a terra gli impegni e trovare lerisorse necessarie.
Le nostre Organizzazioni sindacali continueranno a vigilare sull’operato delle Istituzioni pubbliche affinchési affermi sempre più una politica che garantisca il diritto alla Casa nella nostra regione e nel nostro paese, una seria lotta al sommerso e alla speculazione, una politica di rigenerazione urbana che garantisca sostenibilità sociale e ambientale e sia in grado di rendere le città più accoglienti, sostenibili e inclusive.