Romagna, Luca Giacobbe confermato alla guida del Sicet territoriale
Luca Giacobbe è stato rieletto alla guida del Sicet Cisl della Romagna nel corso del congresso territoriale del sindacato inquilini della Cisl che si è tenuto nei giorni scorsi a Cesena. In segreteria Roberta Triossi e Monica Mariotti. Il congresso ha visto una larga partecipazione di delegati provenienti dalle tre province romagnole di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, il segretario generale Cisl Romagna Francesco Marinelli, e la segretaria generale del Sicet Cisl Emilia Romagna Eugenia Cella. L'appuntamento ha offerto l'opportunità di fare il punto sulla condizione abitativa che si registra nel territorio romagnolo, con un focus particolare sull'evoluzione dei canoni di locazione, e per tracciare le linee guida per il futuro.
Nel corso del suo intervento, il segretario generale Giacobbe ha sottolineato «come la crisi abitativa sia diventata una vera e propria emergenza sociale. La situazione è diventata insostenibile, le famiglie non riescono più a far fronte ai costi degli affitti, i lavoratori che arrivano da fuori non trovano alloggi a prezzi accessibili e gli studenti sono costretti a rinunciare a studiare nelle nostre città. Dobbiamo agire subito per invertire questa tendenza». Giacobbe ha poi evidenziato «le difficoltà incontrate negli ultimi anni, aggravate dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio, e ha ribadito l'impegno del Sicet nel tutelare i diritti degli inquilini e nel promuovere politiche abitative più eque e sostenibili. «Abbiamo assistito a scene di vera disperazione dopo l'alluvione: molti inquilini si sono trovati senza casa e senza aiuti concreti. Abbiamo fatto il possibile per assisterli, ma è evidente che serve un impegno maggiore da parte del Governo, delle istituzioni e dei proprietari».
Nel corso del Congresso, è stata presentata un'analisi dettagliata dell'evoluzione dei canoni di locazione nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, elaborata dall'Osservatorio Cisl Romagna sulla base dei dati forniti da Idealista. I risultati evidenziano una crescita generalizzata dei prezzi degli affitti, con un impatto significativo sulle fasce più deboli della popolazione. A Ravenna i canoni sono raddoppiati in dodici anni, passando da 9,01 euro al metro quadrato nel 2012 a 20,95 euro al metro quadrato nel 2024. L'aumento più marcato si è verificato a partire dal 2020, aggravando le difficoltà per lavoratori, pensionati e studenti universitari, i cui redditi non hanno seguito lo stesso ritmo di crescita. Per quanto riguarda la provincia di Forlì-Cesena, la crescita è stata più contenuta, ma comunque rilevante, con un aumento da 8,97 euro al metro quadrato a 11,03 euro al metro quadrato nello stesso periodo. Sebbene gli affitti in questa provincia siano aumentati in modo meno drastico, il problema dell’accessibilità abitativa rimane rilevante.
Il Sicet di Romagna ha proposto un pacchetto di interventi mirati per affrontare le diverse problematiche che contribuiscono a questa crisi. Dalla «regolamentazione seria degli affitti brevi turistici per evitare che questa forma di locazione, pur importante per l'economia locale, vada a compromettere l'offerta di alloggi a lungo termine per i residenti» al «rilancio dell'edilizia residenziale pubblica (Erp) con un piano di investimenti significativo per il recupero degli alloggi Erp sfitti e per la costruzione di nuove case popolari». Il Sicet della Romagna propone anche un «sostegno alle famiglie in difficoltà con misure concrete di sostegno economico per le famiglie che non riescono a pagare l'affitto, come contributi diretti, agevolazioni fiscali e interventi per prevenire la morosità incolpevole», accompagnato dalla «lotta all'evasione fiscale nel settore degli affitti che è un problema serio e va combattuto con determinazione rafforzando i controlli e promuovere la regolarità contrattuale, per garantire maggiore equità e trasparenza nel mercato degli affitti». Infine, il Sicet sollecita il coinvolgimento delle associazioni degli inquilini, dei proprietari e gli enti locali, per ricercare di soluzioni condivise attraverso accordi territoriali possibili a favorire la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili e promuovendo pratiche di locazione responsabili.
Nel corso del suo intervento il segretario generale della Cisl Romagna Francesco Marinelli ha espresso profonda preoccupazione «per l'impatto che questa crisi sta avendo sulla vita delle persone. L'aumento dei costi degli affitti sta erodendo il potere d'acquisto delle famiglie, rendendo sempre più difficile trovare un alloggio adeguato e a prezzi accessibili. Per questo, chiediamo un piano organico e strutturale per la gestione dell'emergenza casa che affronti le cause profonde della crisi, non limitandosi a interventi tampone. È necessario agire su più fronti, a partire dalla regolamentazione degli affitti brevi turistici, che spesso sottraggono alloggi al mercato residenziale e contribuiscono all'aumento dei prezzi. Riteniamo inoltre fondamentale rilanciare l'edilizia residenziale pubblica (Erp), attraverso investimenti mirati per il recupero degli alloggi sfitti e la costruzione di nuove case popolari. È inaccettabile che ci siano alloggi pubblici inutilizzati mentre tante famiglie faticano a trovare un posto dove vivere. La Cisl Romagna è convinta che solo attraverso un impegno corale, che coinvolga istituzioni, proprietari, inquilini e sindacati, sia possibile trovare soluzioni concrete e condivise per garantire a tutti il diritto alla casa. La casa è un diritto fondamentale, non una merce. La Cisl Romagna è pronta a fare la propria parte in questa battaglia per un futuro più giusto e sostenibile per il nostro territorio», ha concluso Marinelli.