La solidarietà del Sicet Palermo Trapani all'assessore Ferrandelli
Questa mattina eravamo insieme, nel suo ufficio, a parlare delle prospettive di una città futura, delle azioni possibili per offrire opportunità e occasioni di crescita a una Palermo che non vuole cedere alla decadenza. Abbiamo preparato azioni per investire in riqualificazione urbana e dare lavoro e qualità della vita. Abbiamo immaginato cosa sia possibile fare per contrastare il degrado culturale che sfocia in violenza. La vicinanza e la solidarietà a Fabrizio Ferrandelli, Assessore di questa città sofferente non occorre neppure dichiararle, sono la vicinanza e la solidarietà che si ha verso tutti coloro che rifiutando l’ineluttabilità di una città povera di valori e di giustizia sociale continuano a non voltarsi dall’altra parte. L’aggressione di questo pomeriggio è però l’ennesima conferma del bisogno di civiltà che Palermo sta gridando. Non crediamo nella necessità di mettere altre regole o di inasprire condanne o militarizzare il territorio, crediamo nell’esigenza improcrastinabile di ridare dignità a una comunità disgregata. Continuare ad abbandonare il controllo del territorio a chi fa la voce più grossa, alle auto che sfrecciano con la musica a mille, continuare ad assistere ai fuochi d’artificio notturni, ai mercati rionali senza regole… significa consegnare la città alla violenza e alla sopraffazione. Violenza che a Palermo è figlia di una povertà che prima di essere materiale è culturale ed educativa, e l’unica maniera per combatterla è, come dicevamo oggi con Fabrizio Ferrandelli, dare case dignitose, lavoro vero, crescita culturale e valoriale. Per questo il SICET Palermo Trapani c’è e continua ad affermare il primato dei valori di legalità e giustizia sociale sull’arroganza della violenza.