Brescia, sindacati inquilini sollecitano politiche per la casa, non escamotage per sfratti veloci
“Spiace constatare che a fronte del caro affitti, delle difficoltà nel reperimento di un immobile, della bolla delle locazioni brevi e soprattutto di una proposta abitativa pubblica altamente insoddisfacente, piuttosto che affrontare alla radice il problema della mancanza di abitazioni, dalle file della maggioranza che sostiene il Governo arrivi una proposta di legge che prefigura procedure di emergenza per accelerare gli sfratti scavalcando i tribunali ordinari”. Erald Ngjela – segretario provinciale del Sindacato inquilini della Cisl – rilancia la presa di posizione unitaria Sicet-Sunia-Uniat per chiedere il ritiro della iniziativa promossa dal senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marchesini: “La risoluzione del problema della casa non sta negli sfratti ma nel rifinanziamento dei fondi dedicati, su tutti quello per la morosità incolpevole e quello dei contributo all’affitto, e poi da una limitazione della rendita”.
Sicet-Sunia-Uniat sottolineano che da tre anni il Governo ha strutturalmente tagliato i fondi destinati al contributo affitto e alla morosità incolpevole e che da due anni annuncia un piano casa senza attuarlo. “Con la proposta Morosini basteranno due mensilità arretrate per presentare richiesta alla costituenda Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti di disporre l’esecuzione dello sfratto in un periodo compreso tra uno e due mesi. Invece di analizzare e ripensare agli errori che negli ultimi decenni hanno portato alla progressiva eliminazione di tutele e misure di welfare per gli inquilini – ribadisce la nota sindacale unitaria – si ipotizza una procedura che rischia di far degenerare la situazione, anche sotto il profilo dell’ordine pubblico.
“I dati sono più che allarmanti: – afferma Maria Rosa Loda che nella Segreteria di CISL Brescia segue le problematiche del welfare – 650mila domande di case popolari costantemente senza risposta; oltre 21mila famiglie sfrattate nel 2024; 40mila nuclei familiari colpiti da nuovi provvedimenti di sfratto; oltre 81mila richieste di esecuzione pendenti. L’ISTAT ha recentemente ricordato che sono oltre un milione le famiglie in povertà assoluta che vivono in affitto”. Da qui la richiesta di Sicet-Sunia-Uniat dell’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali per dare al Paese una nuova politica abitativa e un piano casa per l’affitto sostenibile che affronti l’attuale emergenza.
Lista dei comuni ad alta tensione abitativa