Stop sfratti: rinviato al 16 febbraio il presidio unitario in Piazza Montecitorio
I Sindacati degli inquilini, nella grave e perdurante situazione di emergenza sanitaria e alla luce dell’attuale crisi anche politica, con una lettera ai gruppi parlamentari della Camera, ai Presidenti e ai componenti delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio e Tesoro, esprimono "una forte preoccupazione in merito alla conversione in legge del DL Millleproroghe nella parte del testo che prevede la sospensione sino al 30 giugno delle esecuzioni degli sfratti e delle procedure immobiliari, misura che in questi giorni è oggetto di irresponsabili attacchi da parte di chi vorrebbe eliminarla dal provvedimento. Per quanto ci riguarda il blocco degli sfratti è irrinunciabile per impedire che si mettano ”in mezzo alla strada” migliaia di famiglie senza una alternativa alloggiativa".
A seguito della crisi di governo e delle consultazioni in corso da parte del presidente del consiglio incaricato Mario Draghi, le associazioni degli inquilini hanno deciso di rinviare a martedì 16 febbraio alle ore 15 in Piazza Montecitorio il presidio inizialmente previsto per domani "in quanto le commissioni Affari costituzionali e Bilancio non hanno programmato per domani alcuna discussione degli emendamenti al decreto Milleproroghe".
"Per dare continuità e completezza alla nostra iniziativa abbiamo altresì inviato un nota ai Presidenti della Conferenza delle Regioni, Bonaccini, e dell’Anci Decaro, per sollecitare nel periodo di sospensione un impegno ad un confronto per individuare strumenti per soluzioni alloggiative alternative e misure di sostegno a favore degli inquilini e dei proprietari che consentano di governare sui territori le procedure di sfratto in forte crescita e scongiurare un pericoloso aumento del conflitto sociale", conclusono Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini.