Sfratti, per il Sicet dati apparentemente stabili, ma i taglio dei fondi per l’affitto avrà un impatto negativo già da quest’anno
Il ministero dell’Interno ha diffuso i dati sugli sfratti nel 2023. Secondo il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito da una prima lettura dei dati emerge una sostanziale stabilità delle convalide di sfratto nel periodo post-pandemico visto che il dato complessivo nel triennio 2021-2023 si aggira sempre intorno alle 40.000 convalide. Tuttavia, guardando ai singoli territori, si riscontra una notevole disomogeneità. A livello regionale, osserva Esposito, ci sono territori con aumenti significativi delle convalide (Lombardia e Marche), altri che presentano un andamento stabile (Piemonte, Veneto, etc.) e altri territori che registrano ancora evidenti flessioni (Lazio, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna). Differenze che emergono anche se si guarda ai dati provinciali nell'ambito della stessa regione. Ad esempio, nel caso della Lombardia viene segnalato un boom di convalide a Bergamo e in Brianza mentre a Milano la situazione è rimasta stabile rispetto al 2022. Oppure, nel caso del Lazio, la flessione delle convalide è riconducibile a Roma e Viterbo, ma non certamente a Frosinone.
Come si spiega questa disomogeneità dei dati? Secondo il segretario del Sicet l’ipotesi più accreditata è che ci sono realtà in cui è tuttora in corso l'erogazione dei contributi per l'affitto grazie ai finanziamenti statali precedenti, mentre in altre realtà territoriali tali fondi si sono già esauriti. Pertanto, l’impatto del drastico taglio dei fondi nazionali per l'affitto deciso dal Governo per il 2023 e il 2024 potrà essere valutato meglio soltanto alla luce dei dati sugli sfratti che verranno successivamente rilevati dal ministero dell'Interno. Sempre rispetto alle convalide il segretario del sindacato inquilini della Cisl evidenzia che la percentuale degli sfratti per morosità si attesta per il secondo anno consecutivo intorno all'80 per cento, si conferma quindi una tendenza crescente a richiedere comunque la restituzione dell'immobile, evidentemente anche in vista di prospettive maggiormente remunerative offerte dalle locazioni brevi. Anche il dato sugli sfratti eseguiti con intervento dell'ufficiale giudiziario e quello sulle richieste di esecuzione potrà essere meglio valutato in seguito, non potendosi escludere che risente ancora del blocco delle esecuzioni stabilito durante la pandemia.