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Falotico: "Nel contratto di governo di Lega e M5s non si parla di casa"

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“Nelle bozze che stanno circolando sul contratto di governo tra Lega e M5s la parola casa non ricorre neanche una volta. A parte un accenno al tema delle occupazioni abusive e un generico richiamo al rilancio del patrimonio edilizio esistente, non c’è neanche una riga su sfratti, disagio abitativo ed edilizia popolare”. A dirlo è il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, che invita le forze politiche a prendere spunto dal documento comune siglato lo scorso novembre dalle associazioni degli inquilini e Federcasa. “Se nascerà – continua il segretario del Sicet – questo governo parte col piede sbagliato e con poche idee. Noi non abbiamo pregiudizi – precisa Falotico – e siamo disposti a lavorare insieme e collaborare seriamente, a prescindere dai colori dei governi, restando sulle cose da fare”.

“Già prima delle elezioni denunciammo lo scarso interesse dei partiti per il tema dell’emergenza abitativa – osserva Falotico – ora siamo costretti a registrare che neanche nel programma del prossimo governo pare esserci posto per misure in grado di dare una risposta ai bisogni concreti dei senza casa e degli inquilini poveri. Se Di Maio e Salvini sono a corto di idee sulla casa – continua il leader nazionale del Sicet – possono prendere ispirazione dal documento unitario che contiene proposte responsabili e sostenibili per far uscire il paese dalla situazione di emergenza abitativa in cui è precipitato a causa della crisi economica e delle politiche sbagliate dei governi degli ultimi decenni, con l’assenza di politiche strutturali”.

Tra le principali proposte contenute nel manifesto, il rilancio degli investimenti in edilizia pubblica a canone sociale e residenziale, l’unificazione del fondo affitti e del fondo morosità incolpevoli - proposta recepita nel testo della recente legge di stabilità - e l’incremento al 19% della detrazione dei canoni di affitto nel settore privato assicurando al contempo il rimborso della detrazione non goduta alle famiglie incapienti.

Il Sicet propone anche la costituzione di una direzione generale della casa al ministero delle infrastrutture, un sottosegretario unico alle politiche abitative e una task force ad hoc per accelerare il programma di riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico in quanto “per responsabilità in gran parte delle Regioni - conclude Falotico - solo il 10 per cento delle 24 mila case popolari inserite nel piano nazionale di recupero sono state riqualificate e assegnate a nuovi inquilini”.

CALENDARIO RISCALDAMENTO 2022/2023

Per l'inverno 2022/2023 è in vigore il calendario come definito dal Decreto Ministeriale 383 del 6-10-22

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