Falotico: "Intollerabile non spendere risorse per riqualificazione alloggi popolari"
“È intollerabile che non si riescano a spendere i 460 milioni stanziati dal governo per riqualificare circa 24 mila alloggi popolari mentre il paese è alle prese con una drammatica emergenza abitativa fatta di sfratti, occupazioni abusive e carenza di alloggi sociali”. È quanto denuncia il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, che sollecita la costituzione di una task force ad hoc al ministero delle Infrastrutture “per velocizzare gli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e dare così una risposta alla fame di case che c’è nel paese”.
Per Falotico “le responsabilità vanno equamente suddivise tra governo e Regioni: il primo per non aver realizzato negli ultimi anni una vera politica dell’abitare, le seconde per non aver saputo spendere finora, con poche eccezioni, le risorse già trasferite dal governo, pari a circa 340 milioni di euro, col risultato che dei 24 mila alloggi previsti dal piano nazionale le case popolari effettivamente recuperate sono meno di 3 mila e quelle assegnate circa 2 mila, una goccia nel mare delle necessità”.
Il piano del governo, pur non essendo risolutivo, sarebbe una prima risposta alla fame di case e una boccata di ossigeno per l’edilizia - continua Falotico - ma in Italia bisogna fare i conti con l’oste della burocrazia che con i suoi formalismi granitici e i suoi tempi biblici è un frano a mano tirato sul rilancio del paese. Per questo consideriamo non più rinviabile la costituzione di una task force al ministero delle Infrastrutture che coordini gli interventi, velocizzi la spesa e metta a valore queste risorse per poter assegnare rapidamente, utilizzando le graduatorie in essere, gli alloggi recuperati a tante famiglie disperate. Si parla tanto di industria e pubblica amministrazione 4.0 - conclude il segretario del Sicet Cisl - ma sulle politiche dell’abitare siamo ancora allo zero punto zero”.