Caro-affitti, Esposito: «La protesta degli studenti universitari è la punta dell’iceberg del disagio abitativo nel nostro paese»
«La protesta degli studenti universitari fuori sede è la punta dell’iceberg di un disagio abitativo strutturale che nel nostro paese è dilagante». Così il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito sulla settimana di mobilitazione lanciata dagli studenti universitari in tutta Italia contro il caro-afitti. «Oggi raccogliamo i frutti di un trentennio di politiche di deregolamentazione e privatizzazione del settore abitativo che ha prodotto uno spostamento colossale di risorse dalle famiglie ai proprietari di immobili. Questa situazione non è più socialmente sostenibile e sta già deflagrando. La risposta securitaria del Governo sugli sgomberi e l’azzeramento delle risorse per il sostegno delle famiglie disagiate che vivono in affitto è l’esatto contrario di quello che andrebbe fatto in questo paese per ricostruire una base minima di welfare abitativo. A questo va aggiunto il pasticcio annunciato sui fondi del PNRR destinati a finanziare alloggi universitari realizzati da privati. La soluzione del caro-affitti non può essere affidata al solo canale del cosiddetto housing, dove il criterio sociale del maggiore bisogno e del merito rischia di soccombere davanti alla necessità di remunerare adeguatamente i privati coinvolti nei progetti. Al contrario, servono misure per dare una risposta alle tante emergenze sociali attraverso meccanismi di calmierazione degli affitti e una strategia di medio-lungo periodo che faccia del diritto alla casa il pilastro dello sviluppo del paese con un significativo incremento degli alloggi a canone sociale».