Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Decreto 4 Agosto 1999
Determinazione di particolari disposizioni di tutela dei conduttori di beni
ad uso abitativo da dismettere, ove versino in condizioni di disagio economico e
sociale, ovvero in presenza, nel nucleo familiare del conduttore medesimo, di soggetto
di cui all’art.
3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 agosto 1999 - Serie Generale - n.
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Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
di concerto con
il Ministro
del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica
e con
il Ministro dei
Lavori Pubblici
Visto il decreto legislativo 16 febbraio 1996,
n° 104, di attuazione della delega conferita dall’art. 3, comma 27, della legge
8 agosto 1995, n° 335, in materia di dismissioni del patrimonio immobiliare degli
enti previdenziali pubblici e di investimenti degli stessi in campo immobiliare;
Visto, in particolare, l’art. 6, comma 5, che stabilisce che con decreto del Ministro
del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e con il Ministro dei
lavori pubblici, sono determinate particolari disposizioni allo scopo di tutelare
i conduttori di beni ad uso abitativo da dismettere, ove versino in condizioni di
disagio economico e sociale ovvero in presenza, nel nucleo familiare del conduttore
medesimo, di soggetto di cui all’art.
3 della legge 5 febbraio 1992, n° 104;
Visto l’art. 3,
comma 109, della legge n° 662/1996 che reca le modalitą di dismissione del patrimonio
immobiliare delle amministrazioni pubbliche non ricomprese nell’ambito di applicazione
della legge n° 560/1993;
Visto l’art. 7 del decreto-legge 28 marzo 1997, n° 79, convertito nella legge 28
maggio 1997, n° 140, che prevede che, nel caso di vendita frazionata degli immobili
il soggetto acquirente si impegni a garantire il rispetto del diritto di prelazione
degli eventuali conduttori secondo i criteri di cui all’art.
3, comma 109, della legge 23 dicembre 1996, n° 662;
Ritenuto di dover provvedere a determinare particolari disposizioni che tutelino
in caso di dismissione, i conduttori di beni ad uso abitativo in condizioni di disagio
economico e sociale, ovvero i conduttori che abbiano nel proprio nucleo familiare
soggetti di cui all’art. 3 della legge n° 104/1992;
Decreta:
Art. 1
- Destinatari della particolari disposizioni di tutela, di cui all’art. 2, in
caso di dismissioni di beni ad uso abitativo, sono i conduttori con nuclei familiari
in cui é presente un soggetto portatore di handicap ed i conduttori che versano
in condizioni di disagio sia economico che sociale.
- Le condizioni di disagio sociale riguardano i conduttori:
- ultrasessantacinquenni;
- con 5 o pił figli a carico;
- iscritti nelle liste di mobilitą;
- titolari di trattamenti di disoccupazione o di integrazione salariale;
- costituenti giovani coppie, anche di fatto, che non abbiano superato i 35
anni di etą.
- Le condizioni di disagio economico sono costituite dal possesso di un reddito
familiare complessivo inferiore ai limiti di decadenza previsti per la permanenza
negli alloggi di edilizia popolare, aumentato del 20%
Art. 2
- Nel caso di alienazioni di beni ad uso abitativo con pagamento dilazionato
del prezzo, ai sensi dell’art. 6, comma 7, lettera b), del decreto legislativo
numero 104/1996, oltre alle misure di sostegno gią previste dall’art. 6, comma
8 del predetto decreto, deve essere garantita alle categorie di conduttori indicate
nell’art. 1, qualora interessati all’acquisto dell’alloggio da essi occupato,
una dilazione dell’anticipo del prezzo di vendita, che non pregiudichi, comunque,
il valore attualizzato.
- In caso di mancato esercizio del diritto di prelazione all’acquisto, alle
medesime categorie di conduttori, in alternativa al rinnovo del contratto, ai
sensi dell’art. 3, comma 109, lettera b), della legge n° 662/1996, deve essere
assicurata la sostituzione dell’alloggio locato con altro, adeguato alle esigenze
del nucleo familiare, con determinazione del canone in base alla normativa applicabile
al precedente contratto di locazione.
Roma, 4 agosto 1999
Il Ministro del Lavoro e della previdenza sociale: Salvi
Il Ministro del tesoro, e del bilancio e della programmazione economica: Amato
Il Ministro dei lavori pubblici: Micheli
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