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Roma, 4 marzo 2009
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la conversione
in legge del decreto “milleproroghe”che prevede tra le varie misure la
soppressione della SCIP, la società veicolo delle cartolarizzazioni, con il
ritorno del patrimonio immobiliare agli Enti Previdenziali originari.
Molto critico il SICET sull’operazione di liquidazione della SCIP. Non vi è
certezza sull’entità delle passività, in particolare della seconda
cartolarizzazione, vicina ai 2 miliardi di euro, che dovranno essere coperte
dagli Enti Previdenziali con la dismissione degli immobili residui.
Anche qui molti dubbi sulle varie opzioni definite dalla norma che prevede, nel
caso di difficoltà finanziaria dei nuovi proprietari, la solidarietà degli Enti
più virtuosi, con cassa in attivo, o in alternativa, ove non fosse possibile
l’ipotesi precedente, con un prestito ponte del Ministero dell’Economia che
potrebbe aggravare la già difficile situazione di bilancio.
Sul processo di vendita del patrimonio residuo alle cartolarizzazioni della SCIP,
circa 15.000 unità immobiliari, che verrà avviato dai singoli Enti
Previdenziali, il SICET si prepara a costruire tutte le azioni sindacali di
tutela e contrattazione per gli inquilini