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Roma, 29 settembre 2010

Manifestazione Nazionale CISL e UIL
9 ottobre
LE PROPOSTE DEL SICET
Nuova legge sulle locazioni/Alloggi ad affitti sostenibili/
Risorse certe per costruire case popolari/Fisco giusto che penalizzi la speculazione
 

Documento
del Comitato Esecutivo Nazionale SICET per la manifestazione nazionale del 9 ottobre

In occasione della Manifestazione Nazionale del 9 ottobre p.v, indetta da CISL e UIL, che unitamente alle problematiche dello sviluppo economico, del lavoro giovanile, del sostegno agli anziani e alle famiglie, in questa fase di crisi economica e sociale, esprime prioritariamente l’obiettivo di realizzare una vera riforma fiscale a favore dei redditi da lavoro e da pensione,

il SICET

nel condividere gli obiettivi della manifestazione, intende esprimere la necessità del cambiamento di prospettive anche per quanto riguarda le politiche abitative, che, a giudizio del sindacato degli inquilini, dovranno essere inserite a pieno titolo nella Piattaforma nazionale, per costruire un sistema integrato nazionale e locale delle ”Politiche per la casa e l’abitare”.

E’ innegabile che la questione abitativa rientri tra i temi delle politiche redistributive, per intervenire su:
• la politica dei redditi (l’affitto è l’unico investimento che garantisce ai locatori la rivalutazione automatica del capitale);
• i diritti di cittadinanza e della coesione sociale;
• il sostegno alle famiglie e agli anziani in locazione;
• il disagio abitativo e la conseguente esclusione sociale.

L’emergenza abitativa non può più essere considerata una questione marginale: è di fronte a tutti l’alta incidenza del costo casa a carico delle famiglie a reddito fisso e dei pensionati, la condizione diffusa della precarietà del lavoro e le difficoltà occupazionali, in specie per i giovani, che impediscono l’impostazione di progetti di vita futura in qualche modo praticabili.

Sono numerose le denunce e le analisi sulle nuove povertà, e tutte assegnano alla mancanza di abitazioni in locazione a costi sostenibili, una delle maggiori cause di difficoltà e di esclusione sociale.

È dunque indispensabile rimarcare, la necessità di un sistema che tenga insieme le questioni sociali con quelle edilizie e urbanistiche, superando la politica degli interventi settoriali e costruendo risposte efficaci e durature alle condizioni di disagio e di emarginazione che caratterizzano molti quartieri periferici e diverse zone delle nostre città; superando così la politica dell’emergenza casa.
Le continue riduzioni dei trasferimenti dallo Stato agli Enti Locali, costringono questi ultimi alla introduzione di tariffe di ogni genere per rispondere alle esigenze dei cittadini; quando non aumentano i costi, spesso (per tentare i pareggi di bilancio) si restringe l’universo degli aventi diritto, tutto ciò senza diminuire il prelievo fiscale sulle persone fisiche, ma anzi aumentandolo attraverso le addizionali.

Lavorando con i soggetti più deboli il Sicet evidenzia che in molti casi si generano delle ingiustizie anche quando ci troviamo di fronte a dei provvedimenti ritenuti positivi; per esempio per quanto riguarda la cosiddetta cedolare secca sui redditi da locazione, che premia soprattutto i proprietari con reddito elevato, non incrementa l’offerta di alloggi a canone sopportabile e non porta alcun beneficio agli inquilini e al sistema dell’affitto privato.

A nostro avviso la modifica del trattamento fiscale sulle locazioni deve essere inserita in uno specifico Disegno di Legge che riformi radicalmente la legge 431/98 e che tra l’altro preveda:

1. un’unica forma contrattuale a canone concordato sulla base di accordi vincolanti sottoscritti dalle associazioni degli inquilini e della proprietà;
2. una gestione sociale degli sfratti in esecuzione, garantendo alle famiglie in difficoltà il passaggio da casa a casa;
3. una fiscalità che premi le locazioni a canone sostenibile e penalizzi quelle a canone libero e speculativo;
4. la possibilità per gli inquilini di detrarre il canone dal reddito come avviene per gli interessi sui mutui.

Sul versante dell’Edilizia pubblica, il Sicet ritiene necessario ed urgente:
1. la definizione in sede di legge finanziaria di risorse strutturali e adeguate, da destinare all’incremento e al mantenimento del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica;
2. una diversa definizione di alloggio sociale garantendo l’intervento pubblico in materia di offerta abitativa a canone sociale;
3. un diverso Piano Casa da parte del Governo che reperisca le risorse pubbliche necessarie per realizzare prioritariamente case popolari e riqualificare i quartieri popolari degradati.

Infine è urgente una legge urbanistica nazionale che stabilisca chiaramente la prevalenza dell’interesse pubblico, rispetto agli interessi particolari e speculativi, in materia di sostenibilità ambientale, tutela paesaggistica e dotazione di servizi generali sul territorio.

Questi sono gli argomenti inconfutabilmente importanti per i nostri rappresentati, che vanno affrontati all’interno di un confronto sulle politiche sociali.

La Cisl, ha da sempre testimoniato una notevole sensibilità nei confronti dei problemi sopra evidenziati, e siamo certi che questo nostro l’appello non cadrà nel vuoto.

Roma, 24 settembre 2010

Il volantino


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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