Via libera alla ripartizione dei fondi per il recupero degli alloggi di ERP
“Accogliamo positivamente la notizia dell’accordo raggiunto nella Conferenza Unificata che da il via libera al decreto del Mit che prevede la ripartizione dei fondi previsti per il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari”. Lo affermano in una nota congiunta il segretario confederale Cisl Piero Ragazzini ed il segretario generale del Sicet Cisl Nino Falotico.
“In un panorama caratterizzato da un'offerta abitativa scarsa e con un livello dei costi insostenibile per quote sempre maggiori di famiglie – affermano Ragazzini e Falotico – risulta sempre più evidente l’urgenza di trovare soluzioni che diano risposte concrete al disagio abitativo, a cominciare dall’emergenza sfratti per morosità, aumentati negli anni sia in termini assoluti che percentualmente sul totale e che oggi rappresentano la quasi totalità dei provvedimenti emessi”.
I due dirigenti sindacali sottolineano come “affrontare il tema dell'edilizia pubblica in questo contesto è di importanza fondamentale: nell'ambito di una carenza di politiche sociali, infatti, oggi vengono acuite forti criticità anche a causa dell'inadeguatezza del welfare abitativo e dell'assenza, ormai da decenni, di politiche sociali della casa”. Ragazzini e Falotico evidenziano che “l'edilizia pubblica nel nostro paese rappresenta appena il 4% dello stock complessivo contro una media europea del 20% e copre un quinto del mercato dell'affitto, contro medie del 45% in Francia e del 65% dell'Inghilterra”.
“Risulta pertanto necessario nel breve periodo – sostengono i due sindacalisti – rivendicare una risposta orientata alla realizzazione di alloggi necessari alla domanda, diversificando la loro destinazione in affitto sociale e affitto moderato ed infine prevedendo tipologie specifiche per particolari categorie (anziani, studenti, lavoratori temporanei)”. “La Cisl ed il Sicet – concludono Ragazzini e Falotico – ritengono per questo urgente sollecitare un'attenzione maggiore sul tema dell'edilizia residenziale pubblica, richiedendo misure volte anche alla costruzione di nuovi alloggi sociali, alla ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio pubblico esistente ed a una tassazione che tenga conto della finalità sociale del patrimonio di edilizia pubblica".