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Sindacati inquilini: "La sospensione degli sfratti non si tocca"

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Si sta avviando il percorso parlamentare che dovrà portare alla conversione in legge del DL “Milleproroghe. Il provvedimento contiene una necessaria misura di proroga della sospensione dei provvedimenti di rilascio degli immobili ad uso abitativo e ad uso diverso che, nella attuale gravissima crisi sanitaria, economica e sociale, rappresenta un atto dovuto ed indispensabile in un momento che vede un maggior rigore di tutte le misure di restrizione per contrastare la pandemia e l’avvio della campagna di vaccinazione. Pertanto sarebbe stato impensabile e inumano mettere sulla strada, già dal primo gennaio, migliaia di famiglie con esecuzioni forzate ed in assenza di alternative immediate con passaggio da casa a casa. Qualsiasi valutazione non può prescindere da Covid-19 e dai suoi effetti tragici che non si attenuano, anzi sono in crescita. Per questo ci opponiamo fermamente a qualsiasi tentativo di modifica della norma sulla sospensione già in vigore senza immediate e praticabili alternative e con il rischio di aggravare i conflitti sociali.

SUNIA, SICET, UNIAT ed UNIONE INQUILINI sono consapevoli della incidenza negativa di questa emergenza sui difficili rapporti tra inquilino e proprietario e ribadiscono che la sospensione degli sfratti non è la soluzione del problema che va ricercata responsabilmente e per tempo con l’apporto ed il contributo di tutti i soggetti: Governo, Parlamento, Regioni, Comuni e parti sociali di rappresentanza dell’inquilinato e della proprietà, a cui rivolgiamo in tal senso un pressante appello a fare presto.

Per questo proponiamo un "Patto per governare gli sfratti" di lungo respiro che affronti l’esigenza dell’inquilino e quella del proprietario con misure che diano certezza all’affitto e che debbono riguardare un uso rapido ed efficace dei fondi esistenti e delle risorse del Recovery Fund, un concreto aiuto e sostegno alla rinegoziazione dei canoni di locazione per la loro riduzione. Occorrono misure per il ripiano del debito accumulato per i canoni non corrisposti e ristori alla proprietà colpita dalle situazioni di morosità in presenza di disponibilità a salvaguardare la locazione.

Si tratta di non perdere tempo, pertanto, fino a giugno, nelle more del blocco degli sfratti, bisogna avviare immediatamente presso il MIT un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali degli inquilini e della proprietà unitamente ai rappresentanti di Regioni e Comuni (conferenza delle Regioni e Anci) finalizzato, prioritariamente, a prevenire ed evitare ulteriori sfratti per morosità e governare quelli già emessi.

Parallelamente intendiamo promuovere presso le Prefetture a livello territoriale accordi e protocolli che vedano coinvolti Comuni, Tribunali, Agenzie pubbliche per la locazione, ex IACP comunque denominati, rappresentanze sindacali dell’inquilinato e della proprietà per ricercare soluzioni di possibile graduazione delle esecuzioni un uso virtuoso del patrimonio di ERP. Pensiamo, inoltre, sia giunto il momento di una revisione degli Accordi territoriali sui canoni di locazione adeguandoli alla mutata situazione economica e sociale. Siamo immediatamente disponibili ad avviare confronti per mettere mano a misure urgenti per affrontare la difficile situazione rappresentata dall’emergenza sfratti, utilizzando a pieno questi mesi di sospensione.