In base alla normativa in materia di privacy applicabile, Sicet titolare del trattamento dei dati acquisiti tramite il presente sitoinforma l’utente che tale sito web non utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Il presente sito installa cookies di terze parti. La prosecuzione della navigazione, compreso lo scroll ed il click su elementi del sito, equivale a consenso.
Per maggiori informazioni, anche in ordine ai cookies tecnici utilizzati dal sito, e per negare il consenso all’installazione dei singoli cookie è possibile consultare l’informativa cookies completa

Manovra, Esposito: «Con azzeramento fondi per affitto rischiamo impennata di conflitti e morosità»

b_400_267_16777215_00_images_immagini-articoli_FabrizioEspositoSicet5221.jpg

«L’azzeramento del fondo affitti e del fondo morosità incolpevole è una scelta incomprensibile e controproducente che rischia di provocare un’impennata dei conflitti e delle morosità». È quanto dichiara il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito che sollecita il Governo ad inserire tra gli emendamenti alla manovra un paracadute per le famiglie in difficoltà che vivono in affitto. «Due milioni e mezzo di famiglie, ovvero una su dieci, spende per l’abitazione circa il 40 per cento del reddito disponibile», spiega Esposito sottolineando che «quasi un milione di queste famiglie è in povertà e oggi deve scegliere se mangiare o pagare l’affitto. È evidente che in questa situazione azzerare le risorse per la locazione significa gettare benzina sul fuoco del conflitto sociale e danneggiare anche la categoria dei proprietari». Dove trovare le risorse? Il segretario del sindacato inquilini della Cisl non ha dubbi: «La cedolare secca sui contratti di locazione liberi vale un miliardo e mezzo di minori entrate per le casse dello Stato che restano in tasca ai contribuenti più ricchi senza alcun vantaggio per gli inquilini. Eliminare la cedolare per questo tipo di contratti consentirebbe di liberare risorse per rafforzare il welfare abitativo e per rilanciare la contrattazione sindacale di settore», conclude il segretario del Sicet.