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Fronte comune tra sindacati inquilini e associazioni dei consumatori contro il carovita

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Gli effetti sociali del carovita sono stati al centro dell’assemblea nazionale delle associazioni dei consumatori che ha registrato la partecipazione anche delle associazioni degli inquilini con l’obiettivo di fare fronte comune. Per il segretario generale del Sicet Cisl Fabrizio Esposito “l’aumento generalizzato dei prezzi e in particolar modo di quelli per la fornitura dei servizi essenziali come gas e luce rischia di aggravare ulteriormente la condizione dei ceti meno abbienti. Lo scenario che si profila è dunque quello di una definitiva esplosione del fenomeno della povertà e di una conflittualità crescente che certamente non favorisce la coesione sociale nel nostro paese”.

I numeri del resto parlano chiaro: nel nostro paese 2 milioni e 500 mila famiglie, quasi una su dieci, spende per l’abitazione, tra bollette, affitto, spese condominiali e mutuo, una quota uguale o superiore al 40 per cento del reddito disponibile. Un sovraccarico che è destinato a crescere nelle prossime settimane per effetto dei forti rincari delle utenze domestiche. Esposito sottolinea che c’è condivisione di intenti con le associazioni dei consumatori sulla sospensione dei distacchi delle forniture di gas e luce e sulla rateizzazione lunga delle bollette, sulla definizione di una casistica di morosità incolpevole e sull’allargamento della platea dei beneficiari del bonus sociale per elettricità e gas. Nel frattempo, le associazioni degli inquilini hanno chiesto un incontro urgente a Federcasa “con l’obiettivo di promuovere iniziative volte a salvaguardare la solvibilità degli assegnatari degli edilizia residenziale pubblica e di riflesso i bilanci degli enti gestori”.