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Disagio abitativo, famiglie monoreddito abbandonate

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Il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico, commentando i dati contenuti nel rapporto della Caritas sulla povertà a Roma, rilancia l'urgenza di politiche specifiche per affrontare l'emergenza abitativa. "Più del 60 per cento delle famiglie romane che si sono rivolte ai centri di ascolto della Caritas - evidenzia Falotico - hanno chiesto un sostegno economico per il pagamento dell'affitto. Un dato che non ci sorprende perché le spese per l'affitto assorbono in media oltre il 30 per cento del reddito familiare e per oltre il 70 per cento degli inquilini l'affitto assorbe più della metà del reddito. Basti pensare che l'affitto medio mensile in Italia ammonta a oltre 500 euro e nei grandi centri urbani arriva fino a 700-800 euro, mentre lo stipendio standard di un operaio arriva a 1.200: è un peso che alla lunga le famiglie non riescono a sostenere".

Per il segretario del sindacato inquilini della Cisl "il reddito di cittadinanza, pur riempiendo un vuoto perdurante nella legislazione sociale del nostro paese, così come è congegnato non affronta il disagio abitativo, un problema che non riguarda solo i nuclei familiari in povertà assoluta ma anche le famiglie monoreddito che non potranno beneficiare del contributo fino a 280 euro per l'affitto previsto dal reddito cittadinanza".

"Ecco perché - continua Falotico - sollecitiamo il governo e il parlamento a prendere di petto il tema dell'abitare e ad aprire il confronto con le associazioni del settore. C'è bisogno di risorse per sostenere le famiglie a basso reddito che vivono in affitto, di sgravi fiscali per gli inquilini e non solo per i proprietari e di invertire la parabola discendente degli investimenti in edilizia residenziale pubblica", conclude il segretario del Sicet.