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Cura Italia, Sicet: "Nella legge di conversione del decreto importanti novità per la casa"

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Si registrano alcune importanti novità nella legge di conversione del decreto 'Cura Italia" per quanto riguarda il capitolo casa. Il Sicet Cisl segnala in primo luogo che "la sospensione di tutte le esecuzioni immobiliari, inizialmente prevista fino al 30 giugno, è stata prolungata fino al 1° settembre 2020. Peraltro, mediante un ulteriore emendamento riferito al caso specifico del pignoramento immobiliare avente ad oggetto la casa di abitazione del debitore, è stata introdotta la sospensione di ogni procedura esecutiva per la durata di 6 mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge di conversione". Pertanto, osserva il sindacato inquilini della Cisl, "se da un lato registriamo con favore il prolungamento delle sospensioni che erano contenute nel decreto legge, dall'altro rileviamo che sarebbe stato opportuno considerare gli sfratti per morosità quanto meno alla stessa stregua dei pignoramenti immobiliari relativi alla prima casa".

Il Sicet segnala inoltre "due nuove disposizioni (art. 65 comma 2, ter e quater) volte ad accelerare la distribuzione dei fondi per il sostegno affitto (FSA) e la morosità incolpevole (FMI) che erano stati stanziati con le ultime due leggi di bilancio e non erano ancora stati ripartiti. Si tratta complessivamente di 69,5 milioni di euro di cui 60 milioni relativi al FSA (50 milioni per il 2020 più 10 milioni per il 2019) e 9,5 milioni che corrispondono al FMI previsto per il 2020. Per favorire un rapido utilizzo di questi fondi le norme prevedono che entro 10 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione il ministero delle Infrastrutture deve trasferire queste risorse alle Regioni ed entro i successivi 30 giorni le Regioni devono fare altrettanto rispetto ai Comuni. È stata anche confermata la possibilità per i Comuni di procedere all'unificazione delle risorse previste dai due diversi fondi, analogamente a quanto già stabilito recentemente nel decreto con cui il ministero ha ripartito i 46,1 milioni relativi al FMI 2019".

"Ovviamente lo sblocco di tutte queste risorse, così come la possibilità di utilizzarle flessibilmente evitando accantonamenti che sono a dir poco scandalosi considerato lo stato di bisogno in cui versano gli inquilini del settore privato - commenta il segretario generale Nino Falotico - sono tutte buone notizie, frutto del lavoro e delle sollecitazioni pressanti e costanti che come Sicet e Cisl abbiamo prodotto in questi mesi. Ciò non toglie il fatto che si tratti di fondi che erano già largamente insufficienti rispetto all'emergenza abitativa consolidatasi prima della pandemia. Per questo continueremo ad insistere a ogni livello istituzionale - conclude Falotico - sia per lo stanziamento di risorse aggiuntive che per l'istituzione di un fondo straordinario appositamente dedicato agli inquilini in difficoltà a causa del coronavirus".