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Roma, 22 dicembre 2008

Richiesta introduzione di misure economiche per l’affitto nel Decreto Legge 29 novembre 2008 n. 185 contenente misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti crisi il quadro strategico nazionale.

L’attuale crisi economica presente nel nostro Paese sta creando forti difficoltà in tutti i settori: da quello produttivo, a quello della commercializzazione e nei servizi con la perdita di moltissimi posti di lavoro. Gli effetti evidenti sono rappresentati dalla riduzione dei redditi disponibili dei cittadini con un fortissimo impoverimento di una larga fascia della popolazione che si amplia sempre di più, provocando una contrazione dei consumi.

Da questa situazione vengono colpiti con maggior virulenza i lavoratori dipendenti e i pensionati, con redditi modesti. Tra questi, i soggetti più deboli, risultano le famiglie in affitto che nel nostro Paese sono quasi 6 milioni. I redditi degli inquilini sono particolarmente bassi: oltre il 66% di questi sono inferiori a 20 mila euro annui.

Nel settore delle locazioni la divaricazione tra i valori richiesti dal mercato e la disponibilità economica degli inquilini, oltre alla crisi generale, ha portato ad una crescita preoccupante dei soggetti che non sono più in grado di corrispondere il pagamento dei canoni.
Nel caso della morosità, i provvedimenti di sfratto oltre ad essere cresciuti, hanno oramai raggiunto la quasi totalità di questi provvedimenti giudiziari: il 95%. E il fenomeno, dal settore privato delle locazioni si sta allargando, con gli aumenti dei canoni regionali, anche al settore degli affitti pubblici.

Sulle difficoltà generali dell’impoverimento del Paese, il Governo ha varato delle misure anticrisi attraverso il decreto legge 185/2008. Rispetto al settore abitativo sono presenti esclusivamente degli interventi sul segmento dei mutui. Pur essendo condivisibile l’obiettivo di intervenire verso quei cittadini che hanno acquistato l’abitazione con un mutuo e non riescono più a pagarlo, non riusciamo a comprendere l’esclusione, da questi importanti interventi economici da parte del Governo, di uno dei segmenti maggiormente in difficoltà oggi: quello delle famiglie in affitto. Sembrerebbe una vera e propria discriminazione quella di non considerare necessaria anche la salvaguardia delle condizioni di vita di milioni di italiani che vivono in locazione.

Anche per questo importante settore, CISL e SICET ritengono necessario che il Parlamento nella conversione in legge del decreto individui misure di sostegno economico per gli inquilini e interventi sul piano normativo al fine di ridurre il costo delle locazioni.
Appare sicuramente utile oltre che economicamente sostenibile, in una fase congiunturale in cui i valori immobiliari sono in discesa, sospendere ogni automatismo di crescita degli affitti.

Per approfondire questa richiesta, anche in considerazione del dibattito parlamentare in atto, siamo a chiedere un incontro per illustrare le nostre proposte e valutare congiuntamente le formule di possibili misure di interventi anti crisi anche a favore degli inquilini

Guido Piran                                                                                                Renzo Bellini
Segretario Generale SICET                                                                        Segretario Confederale Cisl

 

 


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