Qualora il conduttore adibisca l’immobile locato ad un uso diverso da
quello contrattualmente stabilito, il locatore può chiedere la risoluzione del
contratto entro 3 mesi dal momento in cui ha avuto conoscenza del cambio di
destinazione.
In mancanza di tale richiesta al contratto si applica il regime giuridico
derivante dall’uso effettivo dell’immobile.
Il mutamento della destinazione dell’immobile è pertanto considerato grave
inadempimento, ma tale situazione di inadempienza è sanata qualora il locatore
non chieda la risoluzione del contratto nel termine di tre mesi.
DOVE È REPERIBILE LA SENTENZA
Guida al
Diritto – Il Sole 24 Ore – n. 16/05 pag. 65