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Roma, 5 settembre 2014

Boom di sfratti, subito misure per gli Inquilini
Articolo Sicet pubblicato dal quotidiano "Avvenire" venerdì 5 settembre 2014

235mila gli sfratti nel 2013 rilevati dall’ultimo rapporto del Ministero dell’Interno sulla situazione delle procedure di rilascio degli immobili ad uso abitativo, aumentati rispetto l’anno precedente del 4,37%. Segnale inequivocabile di un forte disagio abitativo che continua a crescere nel Paese con un allargamento delle famiglie in povertà che non riescono più a pagare con regolarità l’affitto. Si tratta prevalentemente di anziani con pensioni  basse, giovani coppie con figli, famiglie monogenitoriali con minori a carico, separati o divorziati e famiglie immigrate. Nel dettaglio, i nuovi provvedimenti esecutivi di sfratto emessi nel 2013 sono stati 73.385. Oltre 65mila: l’89% a causa di morosità. Il 7,4% per finita locazione e per necessità del proprietario il 3,6%.  Le regioni con gli incrementi maggiori sono: il Trentino Alto Adige +35,19%, l’Abruzzo +29,95% e la Campania +18,69%. Per le città: Torino ne registra 3.986, Milano 4.129, Roma 8.121 e Napoli 3.320 (i dati di alcune città non sono completi). Le richieste di esecuzione dello sfratto, presentate all’ufficiale giudiziario nel periodo in esame, sono state 129.577 con una variazione di +2,15% rispetto il 2012. Sempre le richieste di esecuzione per regione: nel Lazio il numero cresce del 36,80%, in Liguria del 22,80% ed in Trentino del 21,74%. A Venezia le richieste sono state 2.897, a Milano 19.723, a Genova 2.929, a Bologna 4.104, a Firenze 4.798, a Pisa 3.227, a Roma 7.976 e a Napoli 5.849. Per quanto riguarda le esecuzioni degli sfratti, nel 2013 si è registrato l’incremento maggiore degli ultimi 5 anni, con un +7,7% sul 2012 ed un valore assoluto di 31.399. Nelle regioni il numero maggiore di esecuzioni è stato in Lombardia con 6.023, in Emilia Romagna 3.962 ed in Lazio 3.493. A Roma sono stati eseguiti 2.560 sfratti e a Napoli 1.667. Sopra quota mille troviamo: Brescia, Milano, Monza, Varese, Genova  e Bologna. Una ulteriore chiave di lettura del disagio abitativo nel territorio è il rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi ed il numero delle famiglie residenti. Anche questo in peggioramento: nel 2013, uno sfratto ogni 353 famiglie rispetto ad  uno sfratto ogni 375 famiglie del 2012. Le regioni che presentano un rapporto più negativo rispetto a quello nazionale sono: l’Emilia Romagna (1/262), la Toscana (1/275), il Lazio (1/282) il Piemonte (1/285) e la Liguria (1/293). A livello provinciale di questo triste primato è al primo posto Rimini con uno sfratto ogni 154 famiglie residenti, seguono: Varese (1/206) Pistoia (1/212) Vercelli e Lodi (1/214). Per il SICET è necessario un insieme di misure straordinarie e strutturali per invertire la continua crescita degli sfratti che colpiscono un numero sempre più preoccupante di famiglie italiane. Agli inquilini in difficoltà subito gli aiuti economici del fondo morosità e del fondo affitti stanziati ormai da molti mesi e non ancora spesi. Serve la riduzione degli affitti dopo il taglio delle tasse dei redditi da locazione con la cedolare secca al 10%. Serve urgentemente anche un allargamento dell’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si può fare se governo, regioni ed enti locali si rendessero disponibili a iniziare una stagione di riforme vere, invece di insistere su provvedimenti spot, destinati, purtroppo, al fallimento. www.sicet.it


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