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Roma, 4 luglio 2014

Accordo sulla ripartizione delle spese condominiali
Articolo Sicet pubblicato dal quotidiano "Avvenire" venerdì 4 luglio 2014

Negli affitti: chiarezza e riduzione delle liti sulla ripartizione delle spese condominiali, tra inquilini e proprietari. Questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dal SICET ed i maggiori sindacati inquilini con CONFEDILIZIA che contiene la nuova tabella. I mutamenti delle tecnologie presenti nelle abitazioni, come gli impianti di video sorveglianza, le antenne satellitari, le reti dati e gli impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili, assieme alla riforma del condominio, hanno reso necessario ed indispensabile rivedere e aggiornare tutte le voci che facevano parte dell’elenco spese condominiali. Alcune ormai in via di estinzione sono state eliminate. Altre, quelle nuove, sono state introdotte. Il criterio di suddivisione è quello che al proprietario sono attribuiti gli oneri di installazione, riparazione e della manutenzione straordinaria. Mentre per l’inquilino sono dovuti solo i costi per la manutenzione ordinaria. Oltre a questo, i sindacati nella trattativa, hanno preso come riferimento il codice civile, con gli articoli in materia, e gli orientamenti giurisprudenziali. Rimane comunque valido come elemento di suddivisione delle spese anche l’art. 9 della legge 392/78, dove vengono indicati specificamente alcuni oneri a carico dell’inquilino. Il quale ha sessanta giorni di tempo dalla richiesta del proprietario per pagarle, con il diritto di poter conoscere i criteri di suddivisione e visionare i documenti giustificativi. Per l’utilizzo della tabella si potrà richiamarla nei contratti d’affitto, senza allegarla, evitando così ulteriori spese di bollo. La tabella è suddivisa per tipologia di spesa con l’indicazione se la stessa è a carico del proprietario o dell’inquilino. Si parte con l’ascensore, poi le spese dell’impianto di riscaldamento, le parti comuni, le pulizie. In caso di assenza della voce in tabella si utilizzerà il criterio dell’analogia di spesa. Per il SICET l’accordo raggiunto è importante per la riduzione del contenzioso tra le parti, attraverso una maggiore certezza nella indicazione dei rispettivi oneri. L’intesa potrà inoltre contribuire ad un  contenimento dei costi e dei consumi condominiali e più in generale dell’abitare, oggi estremamente necessario, attraverso l’utilizzo della concorrenza tra i gestori dei servizi e la rinegoziazione dei contratti e delle tariffe. Nella particolare fase economica poi, di notevole difficoltà per le famiglie, che si traduce in notevoli sofferenze anche nei pagamenti delle spese condominiali, serve una rinnovata attenzione e l’accordo dovrebbe riportarla, anche alla luce della riforma del condominio, alla trasparenza, alla regolare rendicontazione, alla documentazione giustificativa e alla possibilità di verifica e visura della stessa, da parte degli inquilini, anche con l’assistenza delle organizzazioni di rappresentanza. Su tutto questo riveste notevole importanza la partecipazione all’assemblea condominiale degli inquilini sui servizi a loro attribuiti. Per il SICET servirà dare continuità all’intesa, costituendo una commissione paritetica nazionale con compiti di pareri, chiarimenti ed interpretazioni alle strutture territoriali firmatarie, a soggetti di rappresentanza e ai cittadini, in merito ai contenuti delle ripartizioni. Come sarà utile rafforzare, valorizzare ed incrementare l’attività della conciliazione paritetica nei contratti con un necessario coordinamento ed integrazione con quanto previsto in materia di mediazione obbligatoria nel settore della locazione e del condominio. Maggiori informazioni in tutte le sedi del SICET.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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