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Roma, 11 febbraio 2014

Proroga per gli sfratti
Articolo Sicet pubblicato dal quotidiano "Avvenire" venerdì 7 febbraio 2014

Sospensione degli sfratti per sei mesi, fino al 30 giugno 2014. Lo prevede il decreto legge “Milleproroghe”, n. 150 di fine 2013. Si tratta dell’ennesima proroga, per evitare che molte famiglie deboli, rimanessero senza alloggio. Questo, per l’assenza di qualsiasi soluzione al problema che si trascina da decine di anni. La proroga interessa solo gli immobili ad uso abitativo ed i provvedimenti per finita locazione. Gli inquilini che potranno avvalersi della proroga sono quelli con un reddito annuo complessivo familiare inferiore a 27mila euro che siano o che abbiano nel proprio nucleo familiare: persone ultrasessantacinquenni, malati terminali, portatori di handicap con invalidità superiore al 66%. I conduttori non dovranno essere in possesso di un’altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza. La sospensione si applica, alle stesse condizioni, alle famiglie con figli fiscalmente a carico. Il blocco degli sfratti potrà avvenire solo nei comuni capoluogo di provincia, in quelli confinanti con popolazione superiore a 10mila abitanti e in quelli ad alta tensione abitativa. Per usufruire della sospensione l’inquilino dovrà presentare agli uffici giudiziari un’autocertificazione. In tutte le sedi del SICET, l’elenco è nel sito internet www.sicet.it è possibile trovare l’assistenza e tutte le informazioni per l’inoltro della documentazione. Durante il periodo di sospensione dello sfratto l’inquilino deve versare alla proprietà il canone d’affitto aumentato del 20%. Nella legge di proroga sono previsti dei benefici fiscali, per i proprietari degli immobili ubicati nelle città metropolitane, e nei comuni ad alta tensione abitativa confinanti. Purtroppo la morosità oggi è la principale causa dei provvedimenti di sfratto, determinata essenzialmente da una forte divaricazione tra la capacità reddituale della domanda e i prezzi delle locazioni, mentre è residuale la motivazione della finita locazione (quella soggetta alla sospensione) e della necessità della proprietà. L’ultima analisi annuale del Ministero dell’Interno, pur con dati incompleti che stime SICET ritengono molto superiori, descrive il dramma degli sfratti in Italia. Sono 67.790 i nuovi provvedimenti esecutivi di rilascio emessi, di cui l’88,9% per morosità, il 9,4% per finita locazione e l’1,7% per necessità del proprietario. Rispetto l’anno precedente sono cresciuti di oltre il 6%. Tale incremento risulta più rilevante in Sardegna +32,7%, Calabria +32,3%, Abruzzo +26,1%, Puglia +23,2, Valle d’Aosta e Umbria, rispettivamente con +19,1% e +18,6%. Il maggior numero si concentra in Lombardia con 13.356 il 19,7% del totale nazionale seguita dal Lazio con 8.879 il 13,1%, dall’Emilia Romagna con 6.845, dal Piemonte con 6.312, dalla Toscana con 5.942, dalla Campania con 4.965 e dal Veneto con 4.531. Mentre le richieste di esecuzione sono state 121mila. La regione che in assoluto presenta il valore più elevato nell’anno passato è la Lombardia con 35.311 richieste, il 29,2% del totale nazionale. Seguono, a distanza, la Toscana con 13.876, l’Emilia Romagna con 13.217, il Veneto con 12.271, il Lazio con 7.791 e la Campania con 7.449. Gli sfratti eseguiti sono stati 27.695. La regione che presenta il maggior numero è sempre la Lombardia con 4.844 il 17,5% del totale nazionale seguita dall’Emilia Romagna con 3.284, Lazio 3.100, Toscana 3.023 e Campania 2.054. Anche per quanto riguarda il rapporto tra gli sfratti e il numero delle famiglie vi è stato un peggioramento, passando da 1/394 a 1/375. Per le province, al primo posto, si colloca Prato, con uno sfratto ogni 128 famiglie. Seguono Lodi con 1/176, Novara 1/203, Pavia 1/207, Rimini 1/218 e Roma con uno sfratto ogni 224 famiglie.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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