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Roma, 7 gennaio 2014

Dal 1° gennaio per gli affitti obbligo di pagamenti con modalità tracciabili
Articolo Sicet pubblicato dal quotidiano "Avvenire" venerdì 3 gennaio 2014

Per gli affitti abitativi, dal 1 gennaio, scatta l’obbligo del pagamento con modalità tracciabili. Non sarà più possibile l’utilizzo dei contanti che verrà sanzionato da pesanti multe. Lo prevede la legge di stabilità, per contrastare ulteriormente, e ci auguriamo con maggiori risultati, la forte evasione fiscale nelle locazioni. Che una stima del SICET ritiene interessare oltre 700mila contratti irregolari con una perdita di gettito enorme con quasi 2 miliardi di euro all’anno. I settori maggiormente a rischio di infedeltà fiscale sono quelli degli studenti e delle locazioni turistiche ma anche tantissime locazioni abitative nelle grandi città Le modalità di pagamento tracciabili che si potranno utilizzare sono molteplici e nessuna viene esclusa. L’inquilino potrà scegliere quella a lui più comoda: bonifico bancario anche on-line, assegno, vaglia postale e per chi paga in agenzia immobiliare anche il bancomat. Questa forma di pagamento, oltre a disincentivare l’evasione e l’elusione, comporta a favore dell’inquilino maggiori diritti e tutele. Innanzi tutto potrà dimostrare con certezza la durata della sua locazione ma soprattutto, in caso di contestazioni sul valore del canone, sarà in grado di recuperare con rapidità le eventuali differenze di affitto versate con importi maggiori di quelli dovuti. Questo, in particolare nelle locazioni con contratti concordati, per studenti universitari o in quelli transitori. Dalla tracciabilità dei pagamenti sono esclusi gli affitti commerciali ed a uso diverso dell’abitativo e quelli di edilizia residenziale pubblica. Due settori a quasi assenza di rischio evasione, dove già ora i pagamenti vengono effettuati con mezzi tracciabili. Altra novità è quella che solo utilizzando la nuova modalità di pagamento dell’affitto, che esclude il contante, proprietario ed inquilino potranno ottenere i benefici fiscali. Si tratta di aliquote IMU ridotte, cedolare secca e minor imposte sui redditi da locazione, nel caso di contratti concordati, per i locatori. Mentre sono le detrazioni fiscali per i conduttori e gli studenti. Oltre alla tracciabilità, nella legge di stabilità, sono previste ulteriori misure di controllo e rafforzamento delle norme antievasione. Si tratta dei maggiori poteri che vengono dati ai comuni nell’attività di monitoraggio degli affitti ma sopratutto della possibilità di verificare anche i registri condominiali, previsti dalla riforma del settore, introdotta di recente. Nel nuovo art. 1130 del codice civile, infatti, l’amministratore di condominio ha il compito di curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e degli inquilini e di aggiornarlo entro 60 giorni da ogni evento. Nella stabilità vengono ribadite anche le norme sanzionatorie nei confronti del locatore in caso di contratti di locazione non registrati nei termini. Norma già contenuta nel decreto legislativo sul federalismo fiscale. In cui si prevede che l’inquilino, procedendo alla registrazione, possa ottenere una durata del contratto di anni quattro più quattro con un canone di locazione ridotto, pari al triplo della rendita catastale. Da questo rafforzamento delle norme antievasione negli affitti, il SICET, ha chiesto al Governo di utilizzare le maggiori entrate per finanziare le politiche abitative nel Paese, da troppi anni assenti. Con misure che consentano la costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, il contenimento dei canoni privati e più ampie forme di aiuto agli inquilini in difficoltà. Maggiori informazioni in tutte le sedi del SICET. L’elenco si può trovare nel sito www.sicet.it


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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