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Roma, 22 settembre 2011

Piano Nazionale di Edilizia Abitativa. Il SICET: priorità ai soggetti più deboli e in emergenza, allargare la quota a canone sociale e trasparenza nelle assegnazioni.

Queste le richieste delle Segreterie del SICET a Regioni e Provincie Autonome per gli accordi di programma del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera CIPE del 5 maggio u.s. che contiene il provvedimento.

Le regioni interessate sono: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. Mentre per il momento non risultano presentati progetti di Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Lazio.

Obiettivo del Piano è l’incremento dell’offerta abitativa nei confronti dei soggetti indicati dal decreto legge n.112/98: famiglie a basso reddito, giovani, anziani in difficoltà, studenti, sfrattati e immigrati. Per il SICET, a questo punto, si apre una fase di confronti con le Amministrazioni per verificare la coerenza di accessibilità, tra progetti ed accordi, con i soggetti destinatari degli alloggi. In caso di difformità saranno ovviamente necessari tutti quegli interventi sindacali per riportare Regioni, Province e Comuni ad un’offerta abitativa compatibile con le condizioni economiche dei destinatari così come definiti nella norma istitutiva. Il SICET chiederà che negli accordi sia prevalente l’edilizia residenziale pubblica a canone sociale. Così come il contenimento dei canoni nelle altre tipologie di offerta abitativa. Per il SICET necessaria la massima trasparenza nei sistemi di assegnazione.

Sotto l’aspetto finanziario il Piano movimenterà investimenti per 2.717 milioni di euro. Un intervento rilevante in questa fase di crisi. Di questi 298.557.516 euro sono fondi statali. Ai quali si aggiungono 273.864.354 euro dalle regioni e province e 165.569.491 attraverso altri fondi pubblici (Comuni, ATER, ALER, ex IACP etc.). Mentre 1.979.056.162 euro sono fondi da soggetti privati.

Con la sottoscrizione degli accordi di programma con Regioni e Provincie Autonome si renderanno disponibili 15.209 unità abitative. Tra queste 12.057 di nuova costruzione, 3.009 attraverso il recupero o ristrutturazione e 143 con l’acquisto di immobili già esistenti, mentre non è previsto da nessun soggetto il reperimento di alloggi tramite locazione. La nuova offerta si articolerà attraverso 3.745 alloggi per la locazione permanente, 2.259 per l’affitto della durata di almeno 25 anni, 6.054 a riscatto e 3.146 per l’edilizia libera. A parere del SICET sarebbe stato necessario configurare questa offerta con la domanda che oggi richiede urgentemente edilizia pubblica, canoni sociali e accessibili con i bassi redditi.

Delibera CIPE del 5 maggio 2011


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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