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Roma, 22 luglio 2011
Manovra Correttiva:
no del SICET alla cancellazione dell’edilizia pubblica e alla riduzione delle
agevolazioni per gli inquilini che colpiscono la parte più debole del Paese, ci
vuole più equità.
La
legge 16 luglio 2011 n. 111 di conversione del decreto legge 6 luglio 2011 n. 98
interviene sulla materia abitativa con lo stesso metodo che ha caratterizzato
tutte le iniziative di finanza pubblica dal 1992 in poi, proponendo alle Regioni
la vendita generalizzata degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la
privatizzazione del patrimonio degli Enti gestori attraverso il conferimento
degli alloggi popolari in fondi immobiliari.
Sul fronte fiscale il governo, dopo aver regalato 1,5 miliardi di euro alla
proprietà con l’introduzione della cedolare secca, riduce deduzioni e detrazioni
fiscali a favore degli inquilini in quantità pari al 5% nel 2013 e al 20% a
decorrere dal 2014.
Gli effetti di queste disposizioni si abbatteranno sulle detrazioni per:
inquilini poveri, lavoratori fuori sede, studenti, giovani, le agevolazioni
fiscali sul canale concordato, le deduzioni irpef prima casa, il 36% per le
ristrutturazioni e il 55% per il risparmio energetico. Inoltre penalizzeranno i
proprietari che non eseguono lo sfratto e ridurranno le agevolazioni riguardanti
le vendite delle cartolarizzazioni. La conseguenza per chi vive in affitto o
ambisce a trovare una casa in locazione sarà quella di un aumento delle imposte
da pagare e una ulteriore lievitazione del caro-fitti.
Non bastassero tutti questi tagli al welfare abitativo per mettere in fortissime
difficoltà gli inquilini è in arrivo anche una ulteriore diminuzione del fondo
nazionale per il contributo all’affitto.
Dopo la sforbiciata dell’estate scorsa con la quale il Governo ha ridotto il FSA
da 141 milioni di euro per il 2010 a 33milioni di euro per il 2011, la manovra
“tosa” ulteriormente, lasciando alle regioni per quest’anno da dividersi la
miseria di 9 milioni di euro. Un finanziamento che non basterebbe a risolvere i
problemi degli sfratti per morosità di una piccola regione.
Cosa fare? Sicuramente sarebbe stato necessaria maggiore equità nella manovra
correttiva che non colpisce nella stessa misura tutti i cittadini. Il SICET
chiede al Governo, alle Regioni e ai Comuni maggiore sensibilità per gli
inquilini e per l’affitto. Misure economiche di sostegno a questo settore
portano a ridurre le diseguaglianze sociali, una maggiore coesione e
integrazione.
Rigore, si ma che non siano sempre i più deboli a pagarlo.