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Roma, 5 novembre 2010

Finanziaria: tagliato il fondo di sostegno affitti 400mila famiglie a rischio morosità
Articolo del Sicet pubblicato da quotidiano "Avvenire"

Il quadro socio economico nel Paese è ancora drammatico se si mettono a confronto gli indicatori di disoccupazione, in particolare quella giovanile, e quelli delle ore di cassa integrazione. Così come quanto emerge dall’ultimo dossier immigrazione della Caritas, con la presenza di 5 milioni di immigrati, che per il 95% vivono i problemi del caro affitti. E alla vigilia della Conferenza nazionale sulla famiglia ci debbono interrogare le difficoltà dei giovani, impossibilitati a un progetto di vita autonomo, per i costi dell’alloggio non accessibili. Il Governo, nel disegno di legge di stabilità per i prossimi tre anni, in discussione alla Camera, tra le riduzioni di spesa, ha previsto un taglio pesantissimo alle risorse per il Fondo di sostegno all’affitto. Si tratta del contributo che viene erogato a chi vive in locazione, ed è in disagio economico, a causa dell’alta incidenza del canone sui redditi. Purtroppo un fenomeno in grande espansione se si confronta il livello dei canoni di mercato richiesti e l’andamento delle retribuzioni o delle pensioni. Dai 143 milioni per l’anno corrente si passerà a 33 milioni di euro per ciascuno dei prossimi due anni. Mentre nel 2013 lo stanziamento sarà simbolico, e rischierà di coprire solo le spese di gestione, con solo 14 milioni di euro. Una scelta non accettabile per il SICET. In una situazione in cui tantissime famiglie in difficoltà non riescono a pagare gli affitti e si ritrovano senza casa, parrebbe logico aumentare questo ammortizzatore sociale, invece di eliminarlo. I dati sul livello del disagio abitativo sono significativi. Gli sfratti per morosità nel 2010 raggiungeranno quota 150 mila, con punte drammatiche di 22mila a Milano e 26 mila a Roma. Il disagio sale e gli aiuti scendono. Nel 2000 quando si avviava il contributo per l’affitto, a fronte di 80 mila richieste, erano disponibili 360 milioni di euro. Nell’anno in corso, in cui si raggiungeranno 400mila domande, si avvia la cancellazione del’unico strumento di assistenza abitativa rimasto, togliendo le risorse. Per il SICET il taglio rappresenta anche una palese ingiustizia nei confronti degli inquilini. Infatti, da un lato, con un provvedimento del Governo di agosto, pur nelle difficoltà del bilancio pubblico, vengono trovati oltre 2 miliardi di euro per introdurre la cedolare secca del 20% che ridurrà le tasse ai proprietari di case e pochi mesi dopo, a ottobre, si tolgono 110 milioni di euro ai contributi per gli inquilini. Il SICET chiede al Parlamento di modificare la proposta del Governo. Il SICET si aspetta dai Governatori e dai Sindaci, impegnati a erogare il contributo e a gestire l’emergenza abitativa, una forte reazione e un impegno per far riportare il fondo di sostegno per l’affitto almeno ai livelli degli ultimi anni.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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