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Roma, 27 luglio 2010

Documento Cnel: La crisi degli affitti e il piano di edilizia pubblica
 

l’Assemblea del CNEL dello scorso 21 luglio ha approvato il documento: “La crisi degli affitti e il Piano di edilizia abitativa” contenente osservazioni e proposte in materia.
Il contenuto ripercorre gli elementi emersi all’interno delle consultazioni con tutte le parti sociali, economiche ed istituzionali che la competente VI Commissione, per le politiche sociali ed ambientali ed il gruppo di lavoro “Casa e Territorio” hanno svolto nell’ultimo anno.
Nel documento viene evidenziato con forza il crescente disagio abitativo che colpisce ampi e vari strati della popolazione, misurabile dal numero delle richieste di alloggi ERP e dagli sfratti per morosità. I fattori di crisi del settore sono molteplici. Un livello insostenibile del mercato delle locazioni private, accentuato da una scarsa presenza del canale d’affitto concordato. Così come la continua riduzione del Fondo di Sostegno all’Affitto.
Nell’analisi delle misure economiche attuali, a sostegno dell’offerta, nell’elencare i finanziamenti disponibili, il CNEL si interroga se il nuovo sistema integrato dei fondi immobiliari sarà in grado di rispondere positivamente alla domanda abitativa di oggi. Ponendo forti dubbi, in particolare sulla incidenza dei canoni del social housing rispetto ai redditi degli inquilini. Inoltre il CNEL sottolinea nel documento la scarsa presenza dell’ERP nell’offerta generale di locazione.
Nelle proposte si prevede la necessità di un Fondo di Sostegno all’Affitto, con una dotazione efficace, per rispondere alla crescita della morosità. Una riforma della legge 431/98 che faccia prevalere il canale concordato, attraverso misure fiscali a favore della proprietà: la cedolare secca, accompagnata dalle detrazioni fiscali per i conduttori e dalla tracciabilità dei pagamenti. Si chiede inoltre la riapertura del confronto sull’edilizia residenziale pubblica rispetto al ruolo nel sistema di protezione sociale e sia rispetto ai finanziamenti al settore anche con l’utilizzo dei 377 milioni di euro del recente provvedimento sul riparto delle risorse del piano nazionale di edilizia abitativa.
Rispetto al ruolo dell’housing sociale, dove viene ribadita l’esigenza dell’utilità sociale, si sottolinea la possibilità del recupero in questa chiave delle aree dismesse e di quelle degradate. Si conferma il sostegno al sistema di detrazioni nelle ristrutturazioni edilizie finalizzate all’ammodernamento e al risparmio energetico con incentivi finalizzati a criteri antisismici e nella sicurezza per gli anziani e per i non autosufficienti.
Il documento si chiude con la sollecitazione al Governo della concertazione della Politica Abitativa, attraverso la convocazione del Tavolo con le parti sociali, economiche e istituzionali di cui alla legge 9/2007.

"La crisi degli affitti e il Piano di edilizia abitativa" - osservazioni e proposte


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