Il desiderio, la necessità di richiamare le scelte, le volontà che ci hanno mosso – oltre 30 anni fa – e che si sono confermate e arricchite in questi anni, costituiscono il motivo che ha indotto la Segreteria nazionale del SICET a raccogliere, in un volume, i momenti più significativi del Sindacato Inquilini; e spingono noi, CISL e ACLI, – responsabili delle due organizzazioni che lo promossero e che ne hanno accompagnato la crescita – a presentarlo. Per richiamare alla memoria, nostra e di tutti coloro che vi hanno operato; ma, soprattutto, per riproporre attimi di storia, come importanti punti di riferimento, a quanti, oggi e domani, sono e saranno impegnati nel SICET.
Il problema della casa in Italia è, ancor oggi, questione non risolta, fonte di disagio grave e diffuso per tante famiglie. La povertà abitativa – presente soprattutto nei grandi centri urbani, ma non solo – stenta ad essere considerata quale elemento essenziale delle condizioni di welfare. Le politiche sociali delle istituzioni di governo, al centro come ai livelli locali, troppo spesso trascurano questo disagio.
Il SICET, Sindacato Inquilini Casa e Territorio, promosso e sostenuto dalla CISL e dalle ACLI, in questi oltre trent’anni è cresciuto, si è diffuso su tutto il territorio nazionale, si è affermato come punto di riferimento per tutti coloro che esprimono bisogni abitativi e che chiedono tutela per il diritto alla casa.
Leggendo queste pagine risulta evidente lo stretto e costante rapporto tra l’esperienza di tutela e la strategia riformatrice; tra la contrattazione collettiva e l’assistenza individuale; tra ruolo di servizio e rappresentanza di interessi, che ha caratterizzato l’impegno del SICET; ricercando costantemente un rapporto costruttivo con le altre forze sociali e in sintonia con i processi che vedono protagonista il sindacato.
Possiamo serenamente riconoscere che lo stimolo del SICET è stato utile anche a noi, per dedicare l’attenzione e l’impegno necessari alla difesa di questo diritto.
Il contributo importante che il SICET ha dato in questi 30 anni alla difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle persone più deboli deve continuare, affinché, tutti insieme, si riesca ad orientare le politiche della casa alle esigenze di coloro che rappresentiamo; affermando modelli abitativi, sistemi di regole, tutele che assumano il diritto alla casa come elemento essenziale in un quadro di solidarietà e di giustizia sociale per il nostro Paese e per la nostra Europa.