Roma, 15 dicembre 2006 

MILANO: da gennaio azzerate graduatorie ALER

 

Dichiarazione di Leo Spinelli Segretario Generale Sicet Milano

 

Dal 1° gennaio 2007 si azzereranno le graduatorie per le case popolari e dopo anni di inutile attesa 20mila famiglie, oggi in coda, dovranno ricominciare da capo l’iter per l’assegnazione.

Lo denunciano il Sicet e l’Unione Inquilini.

“Lo scorso 3 luglio – dice il segretario generale del Sicet, Leo Spinelli – si è aperto il nuovo bando di concorso per l’assegnazione delle case popolari del Comune e dal primo gennaio 2007 tutte le graduatorie attualmente vigenti saranno azzerate. A meno di 2 settimane dalla chiusura, il nuovo bando ha raccolto meno della metà delle domande previste. 20mila famiglie dovranno ricominciare la loro personale “via crucis”. Palazzo Marino non sa nemmeno da che parte cominciare per affrontare l’emergenza abitativa milanese. Per non parlare della regione che ha introdotto un regolamento di assegnazione razzista e discriminatorio, imponendo cinque anni di residenza in Lombardia per poter presentare la domanda”.

Su quest’ultimo aspetto si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale, sulla base di un ricorso avanzato dal Sindacato.

Per protestare contro questo stato di cose il Sicet e l’Unione Inquilini hanno indetto un presidio in piazzale Cordusio.

Un’altra manifestazione, che coinvolgerà i sindacati di tutta la Lombardia, si terrà, invece, martedì prossimo, davanti al Palazzo del Consiglio Regionale.

In realtà di case popolari a Milano non ce ne sono per nessuno.

Attualmente il patrimonio immobiliare pubblico conta 71.306 abitazioni di cui 41.282 dell’Aler e 30.024 del Comune.

Tra queste vi sono circa 2.400 alloggi sfitti o non utilizzati, a cui bisogna aggiungerne altri 228 tra gli immobili di piazzale Dateo, via Cicco Simonetta e via Cesariano, completamente ristrutturati e immediatamente assegnabili.

“A fronte di una domanda sterminata – conclude Spinelli – l’offerta disponibile è assolutamente ridicola e si aggira intorno ai 1.000 alloggi all’anno.

La stragrande maggioranza sono quelli di “risulta”, cioè che si liberano all’interno del patrimonio esistente. Dal 1997 ad oggi Comune e Aler, hanno, infatti, realizzato in città 494 nuovi appartamenti di edilizia a canone sociale: una miseria”.

 

 


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