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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 16 febbraio 2018
NON C’È CASA PER I PARTITI
Il segretario del sindacato inquilini della Cisl, Nino Falotico, lamenta
l’assenza di proposte serie e credibili sulla casa nei programmi elettorali e
rilancia il manifesto unitario
“Il tema della casa è stato sfrattato dai programmi
dei partiti”. È quanto sostiene il segretario generale del Sicet Cisl, Nino
Falotico, che cita a tal riguardo un recente studio del sito lavoce.info. “Lo
studio mette in evidenza che solo in 9 dei 35 programmi elettorali depositati al
ministero dell’Interno - fa notare Falotico - si accenna al tema della casa, in
alcuni casi in modo assolutamente superficiale e generico, con timide attenzioni
che strizzano l’occhio solo verso il ceto medio a fronte di una cecità totale
verso la grande area delle nuove povertà, ovvero di chi non ha i soldi per
comprare una casa. Questa è la dimostrazione dello scarso interesse che la
materia suscita nella classe politica del paese. Se i tanti leader dei molti
partiti frequentassero di più il paese reale e meno i salotti televisivi -
continua il leader nazionale del Sicet - si renderebbero conto del disagio
dilagante e del peso che la voce casa gioca sulle condizioni di vita delle
famiglie”.
Per Falotico “sono stati fatti passi in avanti con l’ultima legge di bilancio
che, su sollecitazione del Sicet e della Cisl, ha rifinanziato il fondo affitti
unificandolo con il fondo per le morosità incolpevoli, ma riteniamo che sia
assolutamente insufficiente e che ci sia ancora molto da fare sia sul piano
normativo che sul piano finanziario. In particolare, consideriamo una vera e
propria ingiustizia che la legge di stabilità preveda con la cedolare secca al
10% un bonus fiscale consistente solo a favore dei proprietari, mentre non c’è
nulla per gli inquilini”.
“È utile in tal senso ricordare ai partiti - prosegue Falotico - che il Sicet
Cisl, insieme alle associazioni degli inquilini più rappresentative e a
Federcasa, nelle scorse settimane ha presentato a Palazzo Chigi un articolato
manifesto di proposte sul tema della casa; proposte unitarie, responsabili e
sostenibili per far uscire il paese dalla situazione di emergenza abitativa in
cui è precipitato a causa della crisi economica e della deregulation che ha
investito il settore negli ultimi anni. Con il manifesto abbiamo messo in campo
una vasta alleanza sociale per riportare il tema della casa nella lista delle
priorità del paese declinando gli interventi proposti in strutturali,
emergenziali e in politiche fiscali mirate”.
Tra le principali proposte contenute nel manifesto, il rilancio degli
investimenti in edilizia pubblica a canone sociale e residenziale,
l’unificazione del fondo affitti e del fondo morosità incolpevoli - proposta
recepita nel testo della recente legge di stabilità - e l’incremento al 19%
della detrazione dei canoni di affitto nel settore privato assicurando al
contempo il rimborso della detrazione non goduta alle famiglie incapienti. Il
Sicet, infine, propone la costituzione di una task force al ministero delle
Infrastrutture per imprimere una forte accelerata al programma di
riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico in quanto “per responsabilità
in gran parte delle Regioni - conclude Falotico - solo il 10 per cento delle 24
mila case popolari inserite nel piano nazionale di recupero sono state
riqualificate e assegnate a nuovi inquilini”.