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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 22 giugno 2017
Casa: a Modena uno sfratto ogni 172 famiglie. I sindacati scrivono al prefetto
Sicet, Sunia e Uniat Modena
I sindacati degli inquilini hanno scritto al
prefetto di Modena Maria Patrizia Saba per chiedere un incontro urgente
sull’emergenza abitativa e sugli sfratti, in particolare quelli per “morosità
incolpevole. La richiesta è rivolta anche ai sindaci e al presidente del
tribunale di Modena.
«Considerata la gravità della situazione economica, che continua a ridurre i
redditi di molte famiglie, - scrivono Antonietta Mencarelli (Sunia), Eugenia
Cella (Sicet) e Luigi Tollari (Uniat) - riteniamo necessario un intervento di
tutte le istituzioni locali sull’emergenza abitativa della nostra provincia, che
diventa sempre più preoccupante anche alla luce dei dati emersi nell'ultimo
resoconto del Ministero degli Interni sull'andamento delle procedure di sfratto
su immobili a uso abitativo».
In particolare i sindacati inquilini sono preoccupati perché nella nostra
provincia le richieste di esecuzione di sfratti (quasi sempre per morosità
incolpevole) continuano ad aumentare. Il Ministero degli Interni evidenzia anche
che la provincia di Modena è al primo posto nazionale nel rapporto tra sfratti
emessi e numero delle famiglie residenti.
La media nazionale è uno sfratto ogni 419 famiglie residenti, mentre quella
modenese è uno sfratto ogni 172 famiglie residenti.
«Pertanto occorre, in tempi brevi, insieme a tutte le istituzioni presenti sul
territorio, trovare soluzioni per arginare le problematiche relative agli
sfratti, che stanno diventando sempre più una vera emergenza sociale», dicono i
rappresentanti di Sunia, Sicet e Uniat.
Le organizzazioni sindacali degli inquilini ritengono urgente istituire la
Commissione di Graduazione Sfratti che sia in grado di monitorare la situazione
delle famiglie sottoposte a procedura di sfratto, riducendo le esecuzioni con la
forza pubblica e limitandole ai casi per i quali può essere garantito il
passaggio “da casa a casa”. «Tutto questo sarebbe importante al fine di
prevenire e governare momenti di elevata tensione sociale e per evitare
situazioni potenzialmente esplosive a garanzia della sicurezza del territorio»,
spiegano Mencarelli, Cella e Tollari, i quali chiedono anche di creare un
osservatorio sull’emergenza abitativa locale che sia in grado di monitorare,
registrare e analizzare la situazione sfratti. «In questi anni – lamentano i
sindacati - abbiamo avuto grandi difficoltà non solo a reperire i dati, ma anche
a interpretarli».
Sunia, Sicet e Uniat sollecitano il governo a mettere in campo un piano casa per
l'affitto a costi sostenibili, con il contestuale rilancio dell’edilizia
residenziale pubblica.
Chiedono, inoltre, di rifinanziare urgentemente il fondo sociale affitto di
sostegno alle famiglie in locazione, azzerato dal governo nel 2016 e nel 2017.
Infine i sindacati auspicano l’adeguato rifinanziamento del fondo per la
morosità incolpevole, che nel 2017 è stato drasticamente tagliato, e la
rimodulazione del relativo decreto al fine di permettere ai Comuni di mettere a
disposizione risorse per sostenere le famiglie che rischiano di perdere la casa
perché non hanno più il lavoro.
In chiusura di lettera Sunia, Sicet e Uniat evidenziano come la casa sia oggi il
fattore più rilevante di vulnerabilità sociale.