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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 2 marzo 2017
Sicet Cisl
Foggia, Angelo Sgobbo rieletto segretario generale nel VII congresso
territoriale.
Appello agli Enti Locali: “Emergenza abitativa sempre più grave, promuovere veri
progetti di sostenibilità per la Capitanata”
Foggia, 1 marzo 2017 – “Promuovere veri progetti di
sostenibilità per la Capitanata”. E’ l’appello lanciato da Angelo Sgobbo,
rieletto segretario generale del Sicet Cisl di Foggia nel corso del congresso
territoriale svoltosi a Foggia il 1 marzo 2017. “L’emergenza abitativa e
l’inclusione sociale” sono stati i temi della settima assemblea congressuale del
Sindacato Inquilini Casa e Territorio della Cisl, che si è tenuta alla presenza
di Emilio Di Conza, segretario generale della Ust Cisl di Foggia, di Paolo
Cicerone, Segretario Generale del Sicet di Puglia, e di Guido Piran, Segretario
Generale Nazionale del Sicet. Il congresso del Sicet ha, inoltre, eletto
Leonardo Piacquaddio e Assunta Russo, quali componenti della segreteria
territoriale.
“In Italia ed in particolare nel nostro territorio, la casa è un problema di
emergenza abitativa”, ha affermato Sgobbo. “Il continuo ridimensionamento ed i
tagli alla spesa sociale non sono la giusta soluzione, ma bisogna – ha aggiunto
il segretario del Sicet di Foggia - ripensare alla spesa per l’abitare, diversa
dalle semplici detrazioni o dai piani-casa, soprattutto garantendo i livelli
minimi essenziali”. Per il Sicet, “i numeri dell’emergenza abitativa in
Capitanata sono da libro nero. Solo nell’ultimo anno ci sono state 5000
richieste per il Fondo Sostegno Affitti (L. 431/98) di cui 1.061 a Foggia città.
I numeri sono allo stesso modo preoccupanti anche per le richieste di alloggi di
edilizia residenziale pubblica di cui circa 800 nella città capoluogo”.
A tal proposito, il sindacato sottolinea la presenza, in provincia di Foggia, di
una vasta popolazione che ha “un livello reddituale che non consente di accedere
all’edilizia residenziale pubblica, ma non è altrettanto sufficiente al
pagamento degli affitti a canone libero, che sfiorano a Foggia livelli simili a
quelli delle grandi città italiane, o all’accensione e mantenimento di mutui per
l’acquisto di casa di proprietà”. Rilevanti sono i dati relativi agli sfratti da
locazione. “Sono mediamente 300 i nuovi provvedimenti di sfratto ogni anno,
circa 1000 le richieste di esecuzione. Una famiglia foggiana su 850, ogni anno
viene colpita da una richiesta di sfratto in attesa di esecuzione. Una vera e
propria battaglia per la sopravvivenza”. La maggior parte sono dovuti alla
morosità incolpevole per perdita o mancanza di occupazione. Siamo di fronte ha,
evidenziato Sgobbo, ad “una platea di inquilini tra le più bisognose e carenti
di tutele. Ciò rischia di provocare vere e proprie crisi sociali, che andrebbero
ad accrescere la già disagiata situazione di questa provincia”.
L’appello del Sicet è rivolto agli amministratori provinciali: “C’è bisogno che
i comuni del foggiano implementino le risorse del Fondo Sostegno Affitti,
azzerato dal Governo centrale. C’è bisogno di cospicue risorse per il fondo per
la morosità incolpevole. Bisogna farsi carico dei problemi di chi non può
permettersi una casa in affitto o di proprietà, investendo in edilizia
residenziale pubblica, aumentando l’offerta di case popolari, che siano quanto
più energeticamente efficienti e che, soprattutto, siano costruite tenendo in
considerazione che non bisogna creare nuovi ghetti o quartieri dormitorio”.
Per il Sicet, sono necessari piani a lungo termine, “facendo ricorso ai bandi ed
ai fondi strutturali europei, cercando non solo di fornire un'offerta di case
popolari adeguata, ma impegnandosi al recupero delle periferie, abbandonate ed
in condizioni tali da rappresentare, in maniera quanto più negativa possibile,
l'immagine delle nostre città. Basti pensare a Foggia ed alle sue maggiori
arterie di ingresso nel centro urbano: via S. Severo, Via Lucera, Via Napoli,
Corso del Mezzogiorno caratterizzate da baraccopoli, strade distrutte, carenze
di servizi ed illuminazione adeguate. Il futuro dovrà vederci tutti impegnati a
garantire alle nostre città un'immagine dignitosa – ha sottolineato il
segretario Sicet - garantendo, anche a chi abita nelle periferie, ambienti
decorosi, sicuri e serviti dai minimi livelli di servizi”.