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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 20 dicembre 2017
PERIFERIE, FALOTICO (SICET CISL):
“CONDIVISIBILI LE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA MA DAI
PARTITI VOGLIAMO IMPEGNI VINCOLANTI”
“La commissione parlamentare d’inchiesta sulle
periferie riconosce la necessità, da noi più volte sollecitata, di investire
sulle politiche della casa e sulla riqualificazione delle periferie urbane”. È
quanto dichiara il segretario generale del Sicet Cisl, Nino Falotico,
all’indomani della presentazione, alla Camera dei Deputati, del dossier dal
titolo “Le periferie: un grande progetto per il Paese”. Per Falotico “le
periferie sono il banco di prova per misurare la capacità della politica di
ricucire la coesione sociale messa a dura prova dalla crisi economica e
invertire la curva delle disuguaglianze sociali. Se si risanano le periferie,
sia dal punto di vista materiale che sociale, si risana il paese intero”, spiega
il leader nazionale del Sicet che torna a sollecitare “una politica strutturale
dell’abitare” e mette nel mirino i programmi dei partiti che si accingono alla
prossima competizione elettorale.
“Gli indirizzi espressi ieri dalla commissione d’inchiesta sulle periferie sono
condivisibili ma vanno verificati alla prova dei fatti. Noi chiederemo ai
partiti di assumere impegni vincolanti sul tema della casa a partire dalle
proposte che abbiamo messo a punto con Federcasa e le altre organizzazioni
sindacali degli inquilini. Impegni vincolanti - continua Falotico - significa
che nella prossima legislatura vigileremo sulla concreta volontà dei partiti di
fare una vera politica dell’abitare imperniata su tre priorità: rilanciare gli
investimenti in edilizia publica residenziale, creare un fondo unico per il
sostegno agli affitti e per le morosità incolpevoli, riequilibrare il carico
fiscale tra i proprietari, che possono scegliere tra un ampio menu di bonus, e
gli inquilini che hanno poco o niente”.
“Abbiamo schierato una vasta alleanza sociale - continua Falotico - per cambiare
il senso di marcia alle politiche per la casa che, negli anni scorsi, hanno
subito solo tagli e ridimensionamenti, proprio nel momento in cui, al contrario,
massimo doveva essere lo sforzo per aiutare le famiglie più in difficoltà”. Per
il segretario del Sicet “oggi la priorità è somministrare l’antibiotico per dare
una risposta alle situazioni di maggiore fragilità, ma allo stesso tempo occorre
impostare una cura ricostituente di medio e lungo periodo affinché la casa torni
ad essere fattore di equilibrio sociale”.
webtv.camera.it/evento/12434