COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 13 febbraio 2015

SUNIA - SICET - UNIAT
LE SEGRETERIE GENERALI

SFRATTI: il Ministro Lupi insiste sulla inutilità della proroga ma non garantisce che le famiglie non vengano messe per strada.

Il Ministro Lupi ha ingaggiato una battaglia tutta ideologica contro la proroga degli sfratti senza dare risposte concrete ai cittadini interessati. SUNIA SICET UNIAT non hanno mai ritenuto che le proroghe fossero la soluzione ai problemi ed hanno sempre avanzato proposte che offrissero concretamente una risposta. Non a caso la nostra linea sugli sfratti è da sempre quella di garantire il passaggio da casa a casa. Il problema è che le soluzioni indicate dal Ministro non garantiscono questo semplice principio. Il Fondo di Sostegno all’affitto, indicato dal Ministro come principale strumento per dare risposte ai cittadini senza più proroga, è destinato ad aiutare gli inquilini con un regolare contratto di locazione che hanno difficoltà a pagare l’affitto. I cittadini di cui si parla, avendo uno sfratto per fine locazione, ovviamente non hanno un contratto di locazione, ma debbono lasciare l’appartamento in cui vivono Quindi l’eventuale contributo che gli verrebbe concesso dovrebbe essere subordinato alla stipula di un nuovo contratto di locazione per un alloggio diverso, ammesso e non concesso che sia possibile trovare sul mercato affitti compatibili con i redditi di queste famiglie che, oltre ad essere composte da persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento o con minori a carico, hanno un reddito inferiore a 27 mila euro. Nel frattempo, sempre per rimanere nella concretezza, queste famiglie possono venire messe tranquillamente in mezzo alla strada come sta avvenendo. E non è sufficiente mettere sulla carta tempi ristretti per l’erogazione del contributo perché la realtà dimostra che anche i Comuni più virtuosi non riescono ad erogare i contributi prima di un anno dalla ripartizione del Ministero. Ed, a proposito di tempi, ricordiamo al Ministro che ancora debbono essere ripartiti tra le regioni i fondi per il recupero degli alloggi pubblici inutilizzati (circa 16 mila) che dovrebbero essere assegnati in via prioritaria a queste famiglie e che, visti i bassi redditi, probabilmente rappresentano la vera soluzione. Il Decreto Legge che stanziava i Fondi è del marzo del 2014, sono già passati 10 mesi. Anche ipotizzando la ripartizione tra le Regioni entro pochi giorni, i primi alloggi non saranno pronti prima di un anno. E non saranno 16 mila perché il Ministro dimentica sempre di dire che i 467 milioni stanziati sono distribuiti in 10 anni. Questa è la realtà. L’unica alternativa alla proroga degli sfratti è sospenderli fino a quando a questi cittadini non venga garantita una vera soluzione alternativa. Se il Ministro è così sicuro dell’efficacia e della tempestività dei suoi provvedimenti, non avrà difficoltà ad accettarla!


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