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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 27 giugno 2014
I dati del Ministero dell’Interno relativi al 2013
confermano purtroppo l’allarme lanciato da SUNIA, SICET ed UNIAT sull’aumento
del numero degli sfratti per morosità incolpevole. Negli ultimi 5 anni il numero
complessivo di sfratti sentenziati è pari a 332.169, di questi ben 288.934 sono
per morosità. Questo significa che più di un inquilino su dieci in affitto da
privati ha subito uno sfratto per morosità. Sempre negli ultimi cinque anni
(2009/2013) gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario
sono stati 145.208, soltanto nel 2013 le richieste di esecuzione sono state
129.577. Sono numeri impressionanti che dovrebbero imporre, oltre ad una
strategia di medio/lungo periodo per soddisfare la domanda abitativa, un uso
attento e rapido delle risorse messe a disposizione in questi ultimi due anni.
Ma così non è!
Vediamo nel dettaglio:
- Fondo per la morosità incolpevole. Introdotto con la
legge 124/2013 di conversione del Decreto Legge 102/2013, prevede l’emanazione
di un Decreto del Ministero delle Infrastrutture di concerto con il Ministero
dell’Economia per la definizione di morosità incolpevole e la ripartizione di 20
milioni (aumentati di 15 con la recente L. 80/2014 di conversione del D.L.
47/2014) tra le Regioni e da queste ai Comuni. Dalla pubblicazione della L.
124/2013 al 27 Giugno sono trascorsi 8 mesi ed ancora non è stato emesso il
Decreto. Un ritardo scandaloso!
- Fondo per il sostegno all’affitto. Dopo
l’azzeramento degli anni precedenti, finalmente rifinanziato, anche se con
risorse assolutamente insufficienti, con il D.L. 102/2013 e successivamente
aumentato a 100milioni con la L. 80/2014. Il Decreto di ripartizione dei primi
50 milioni è stato emanato il 27 maggio 2014, a distanza di circa nove mesi
dalla pubblicazione del Decreto Legge 102/2014. Le Regioni ora dovranno
ripartirlo tra i Comuni che, a loro volta, dovranno emettere i bandi ed
approntare le graduatorie, provvisorie e definitive, e finalmente distribuire il
contributo agli inquilini, che nel frattempo rischiano di andare in morosità.
Per le Regioni ed i Comuni virtuosi il tempo che trascorre tra lo stanziamento e
l’erogazione del contributo ai cittadini è di poco inferiore ai due anni.
Riformare il sistema per tagliare drasticamente i tempi è possibile ed
indispensabile.
- Fondo per il recupero degli alloggi di Comuni ed ex Iacp
inutilizzati. Istituito dal D.L. 47/2014, stanzia risorse per
finanziare gli interventi necessari a rendere abitabili appartamenti vuoti, in
circa 20.000 unità. Una parte di questi necessita di interventi di “non
rilevante entità”, come recita la legge, per essere immediatamente assegnabili
agli aventi diritto. Presumibilmente 10mila alloggi utilizzabili in pochi mesi
se verranno rispettati i tempi. Il 27 giugno, scadono i termini previsti dalla
legge per l’invio al Ministero degli elenchi degli alloggi da parte delle
Regioni, non risulta sia stato inviato alcunchè. Questo ritardo, preoccupa molto
e assegna precise responsabilità in merito alle capacità gestionali del
comparto.
Ritardi e inadempimenti contribuiscono ad aggravare l’emergenza abitativa ed a
creare sfiducia tra i cittadini. SUNIA, SICET ed UNIAT fanno appello al senso di
responsabilità delle istituzioni ai vari livelli, perché rispettino per primi
quanto la legge prevede. Per uscire dall’emergenza e dal disagio abitativo
servono programmi e risorse, ma anche rispetto di tempi e regole. SUNIA, SICET
ed UNIAT intensificheranno la loro vigilanza in tutto il territorio nazionale a
tutela dei diritti degli inquilini.