COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 17 marzo 2014

SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE SU AFFITTI IN NERO,PIRAN SICET:
 “ROTTI GLI ARGINI PER IL CONTRASTO ALLA PESANTISSIMA EVASIONE FISCALE,
IL PIANO CASA SANI IL VUOTO CREATO”.

Con la sentenza della Corte Costituzionale n.50 viene cancellata la norma sanzionatoria contenuta nei commi 8 e 9 dell’art. 3 al decreto legislativo 23/2011 per i proprietari che affittano in nero. Nel caso di contratti non registrati, per una parte del canone o per i comodati che nascondevano una locazione, l’inquilino poteva registrare autonomamente il contratto e ottenere un affitto di 4 anni più 4 pagando come canone tre volte la rendita catastale. La motivazione della Corte è quella di un eccesso di delega da parte del Governo nello scrivere il decreto legislativo. “Con questa pronuncia tornerà a crescere l’illegalità ed il nero nel settore degli affitti che con la norma censurata dalla Corte Costituzionale aveva iniziato a diminuire”. Così Guido Piran, segretario generale del SICET commenta la sentenza. “Ma oltre a questo viene a crearsi una situazione di forte incertezza per le conseguenze delle situazioni pregresse ed un vuoto legislativo di una efficace misura a tutela degli inquilini e di lotta all’evasione che ogni anno vede negli affitti oltre 2 miliardi di imposte non pagate.” Per questo continua Piran: “chiederemo al Governo, al Parlamento e a tutte le forze politiche di inserire nel Piano Casa un’apposito articolo che risolva il problema a riparo da censure della Corte Costituzionale”.

Sentenza della Corte Costituzionale n.50


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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