COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 13 marzo 2014

Piano casa, Piran SICET/CISL:
“qualche piccolo segnale ma delusione per alcune misure poco efficaci e risorse insufficienti a risolvere i problemi abitativi del Paese”.

Qualche piccolo segnale positivo alla drammatica situazione abitativa del Paese, dal fondo affitti, che aumenta di 50 milioni nei prossimi due anni e dalle risorse per il recupero di alloggi di edilizia pubblica attualmente inagibili. Un disagio fatto da 200mila sfratti per morosità, che crescono di 80mila l’anno. 350mila famiglie con incidenze canone/reddito di oltre il 50% che chiedono un aiuto per sopravvivere. 650 mila domande per una casa popolare senza risposta. La delusione nel Piano casa viene sulla morosità incolpevole, dove i finanziamenti sono insufficienti e dilatati negli anni. Le detrazioni poi, per gli inquilini a basso reddito, che il SICET auspicava nel provvedimento, sono limitate al settore del “social housing”che vede presenti pochissimi contratti. Si propone anche, come soluzione al problema abitativo delle fasce deboli, l’acquisto della casa in locazione pubblica o privata, con la formula del “rent to buy”. “Una misura non utile”. Per il segretario generale del SICET Guido Piran. “ serve oggi ampliare il settore dell’affitto pubblico e privato. Poi, la vendita degli alloggi difficilmente, con la pesante crisi dei redditi, troverà interesse nelle famiglie”. “Il Piano casa” per Piran “deve essere migliorato e adeguato ai reali bisogni abitativi del Paese che chiedono affitti più bassi e sostegno agli inquilini e questo potrà avvenire attraverso un confronto con il Parlamento e tutte le forze politiche.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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