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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 20 dicembre 2013
Mercoledì 18
dicembre ore 11:00, a una settimana dal Natale,una bambina di 4 anni, invalida
al 100%, costretta a vivere sulla carrozzina e la sua famiglia finiranno in
mezzo alla strada.
Aspettano l’offerta di un alloggio popolare da giugno.
Il SICET sarà presente allo sfratto per cercare di rinviarlo
Milano, 17 dicembre 2013. Mercoledì 18
dicembre l’Ufficiale giudiziario e la Forza Pubblica si presenteranno in via
delle Forze Armate 327 per sfrattare Erwin, la moglie Naome, e i loro due figli
minorenni.
La bimba più piccola, invalida al 100%, a causa di una malattia genetica, è
costretta a vivere su una sedia a rotelle. Ha 4 anni, non cammina, non parla.
A giugno il Comune di Milano ha emesso nei loro confronti un provvedimento di
assegnazione di un alloggio popolare riconoscendo la presenza di barriere
architettoniche nell’alloggio.
La pratica è stata quindi trasmessa ad ALER per l’offerta dell’alloggio, ma ad
oggi Erwin e sua moglie non sono mai stati convocati. Nel patrimonio complessivo
di edilizia residenziale pubblica milanese si contano oggi oltre 5000 sfitti, ma
pare non esista un alloggio assegnabile, adeguato a una bambina gravemente
disabile.
I genitori hanno sempre lavorato come lavoratori dipendenti. A marzo 2012 Naome
ha però perso il lavoro e a causa della riduzione del reddito famigliare
complessivo non sono più riusciti a pagare il canone di affitto.
La proprietà, pur conoscendo le condizioni della famiglia e sapendo che sono in
attesa dell’offerta di un alloggio, a una settimana dal Natale, non ha voluto
rinviare lo sfratto.
Ancora una volta a Milano nell’indifferenza delle Istituzioni si sta per
compiere un gesto di grande violenza contro una famiglia di lavoratori, la cui
unica colpa è di non essere riusciti a pagare un affitto mensile di 700 euro con
un reddito famigliare di poco superiore ai mille euro al mese (compresa
l’indennità di accompagnamento della bimba).
Mentre in diverse città, (Firenze, Parma,e cc.) la Prefettura ha accolto la
richiesta dei Sindacati Inquilini e ha sospeso le esecuzioni degli sfratti fino
alla fine di gennaio in modo da organizzare insieme alle parti sociali una
gestione dell’emergenza sfratti che possa garantire il passaggio da casa a casa,
a Milano, nonostante una formale richiesta avanzata, non solo dalle
organizzazioni sindacali, ma anche dalla stessa Amministrazione Comunale, la
Prefettura non ha messo in campo nessuna iniziativa per fronteggiare questa
emergenza sociale, neppure per applicare la graduazione delle esecuzioni dei
provvedimenti di rilascio, graduazione prevista nell’articolo 6 comma 5 della
legge 124/2013 (legge di conversione del cosiddetto decreto sull’ IMU).
È ogni giorno più urgente e non rinviabile che nella città di Milano si metta in
atto una politica abitativa efficace che dia una risposta alle 10000 famiglie
milanesi sotto sfratto e alle 23000 famiglie in attesa di una casa popolare, in
primo luogo, attraverso la graduazione da parte della Prefettura delle
concessioni della forza pubblica e un ampliamento da parte del Comune di Milano
dell’offerta pubblica di alloggi, partendo dalle migliaia di alloggi sfitti.
Il Sicet, anche questa volta, non lascerà soli Erwin e la sua famiglia e sarà
presente il giorno dello sfratto dalle ore 9 per fare in modo che non finiscano
in strada senza una sistemazione abitativa alternativa, di cui nessuno fino ad
oggi si è fatto carico.
Invitiamo tutti gli organi di informazione ad essere presenti il giorno dello
sfratto.