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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 13 settembre 2013
Famiglie
foggiane in crisi, crescono quelle che non riescono più a pagare il fitto.
Il Sicet rivolge un appello ai Parlamentari a fermare la nuova Service Tax.
Foggia, 10 settembre 2013 – La crisi
economica continua a colpire pesantemente le famiglie foggiane e sono sempre più
quelle che non riescono a far fronte alle spese mensili, a partire dal pagamento
del fitto di casa. E’ quanto denuncia il SICET, il sindacato inquilini della
CISL, che rileva che nell’anno scorso vi sono stati 294 nuovi provvedimenti di
sfratto, emessi in provincia di Foggia, secondo gli ultimi dati diffusi dal
Ministero dell’Interno.
“Qui da noi, la situazione degli sfratti per morosità incolpevole si conferma
molto preoccupante”, afferma il segretario generale del SICET di Foggia, Angelo
Sgobbo. “Tra le oltre 252 mila famiglie della provincia di Foggia, crescono
quelle morose, che con la crisi e senza lavoro – afferma il responsabile
sindacale - non riescono più a pagare l’affitto. In media, una famiglia foggiana
ogni 858 è stata colpita nell’ultimo anno da una richiesta di sfratto in attesa
di esecuzione, quindi con il rischio imminente di finire, quanto prima, in mezzo
ad una strada”.
Per il SICET, è incivile che un Paese lasci un numero impressionante di famiglie
a scegliere se mangiare, curarsi o pagare l’affitto, come sta succedendo in
Italia in questi ultimi anni. “Il nostro sindacato è molto preoccupato per
quanto potrà accadere nell’anno 2014. Oltre all’affitto, alle famiglie sarà
chiesto di pagare anche una parte della Service Tax, la nuova imposta relativa
ai servizi da versare ai Comuni. Viste le difficoltà economiche e la diffusa
disoccupazione – prosegue Sgobbo - specialmente in territori meridionali
disagiati come Foggia, è facile prevedere un aumento ulteriore della morosità
sugli affitti e sulle stesse tasse comunali, che continuano a crescere in
maniera eccessiva a causa dei continui tagli di risorse agli Enti Locali”.
Per questi motivi, il segretario del SICET di Foggia rivolge un appello ai
Parlamentari del territorio affinché sollecitino il Governo a “modificare il
provvedimento di legge al fine di salvaguardare non solo le famiglie
proprietarie di casa, ma anche quelle che, vivendo in affitto, ed in un
territorio fortemente in crisi occupazionale, sono in una condizione
socio-economica ancor più precaria e difficile”.