COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 6 dicembre 2013

La proposta del SICET per gli studenti universitari fuori sede

Gli organi di stampa episodicamente informano in merito ad abusi e irregolarità riscontrate dalla guardia di Finanza nei controlli sulle locazioni degli studenti universitari. Le rilevazioni statistiche dimostrano un dato eccezionale di affitti in nero o contenenti irregolarità che superano il 60% dei rapporti locativi. Oltre alla enorme evasione fiscale il fenomeno genera un diffuso contenzioso tra studenti e proprietari.
Le capacità di accoglienza e alloggio nelle maggiori città universitarie, devono essere considerati elementi di sviluppo economico, culturale e sociale e pertanto essere favoriti dalla struttura normativa che regola il sistema delle locazioni.
Il SICET (sindacato inquilini della CISL) da molto tempo chiede al Ministero delle Infrastrutture di convocare i rappresentanti di inquilini e proprietari per rinnovare la convenzione nazionale di cui all’art. 4 della legge 431 e provvedere alla ridefinizione degli accordi territoriali.
La proposta del SICET per gli studenti universitari fuori sede:
una nuova forma contrattuale che preveda anche la locazione a posto letto oggi non normata, indichi gli spazi minimi individuali e i servizi a disposizione per ogni inquilino, stabilisca maggiori detrazioni fiscali a favore degli inquilini, definisca testi contrattuali con clausole chiare, equilibrate e applicabili, preveda la conciliazione negoziale dell’eventuale contenzioso come nei servizi pubblici, coinvolgendo i comuni e gli Enti per il diritto allo studio.
Per il segretario generale del SICET nazionale Guido Piran la riforma della legge 431/98 è la via maestra per portare regolarità nel mercato delle locazioni. Un’azione riformatrice più incisiva che produca affitti più accessibili alle famiglie, in particolare ai giovani, è necessaria per dare impulso allo sviluppo economico e sociale del Paese.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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