COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 31 luglio 2013

Riforma IMU/SICET:
inaccettabile tassare gli inquilini con la service tax.

Il SICET, il sindacato inquilini della CISL, respinge al mittente tutte le ipotesi del Ministero dell’Economia che per risolvere il rebus IMU potrebbe introdurre una service tax allargandola anche agli inquilini. Una imposta, dove al suo interno sia presente il tributo sulla casa, la nuova TARES e la maggiorazione per i servizi indivisibili: illuminazione, marciapiedi. Per il segretario nazionale del SICET Massimo Petterlin: “non è possibile nessun percorso che attribuisca agli inquilini anche solo una parte della tassa sulla proprietà come è l’IMU. Pur ritenendo indispensabile una revisione dell’IMU, che con aliquote differenziate possa contribuire a calmierare il livello degli affitti, in particolare quelli concordati”, continua il rappresentate del SICET “su questa imposta non ci sono dubbi che debba essere a carico di chi detiene la proprietà dell’immobile”. Petterlin chiede che qualsiasi soluzione adottata mantenga distinte e non integrate le componenti patrimoniali e di utilizzo del bene. Petterlin sulla riforma dell’IMU chiede anche l’esenzione per tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sulla revisione dell’imposizione fiscale immobiliare il rappresentante del SICET, vista l’assenza di risultati sull’emersione del nero e dell’abbassamento dei canoni, chiede la modifica della cedolare secca sui redditi da locazione, mantenendo la tassa piatta al 19% solo per gli affitti concordati e riportando all’irpef quelli liberi. Con questa operazione si possono liberare 300 milioni di euro da destinare immediatamente all’aiuto delle 350mila famiglie in sofferenza economica negli affitti che rischiano lo sfratto per morosità


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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