COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 3 ottobre 2011

Giovani 18-35 anni, ricerca del SICET: solo 1 su 4 è uscito dalla casa dei genitori e vive autonomamente. Per invertire questa grave situazione serve un grande piano di affitto accessibile, lo chiede Guido Piran, Segretario Generale del Sindacato Inquilini.

Solo 1 su 4 è riuscito a trovare casa e a mettere su famiglia. Questo è quanto emerge dai risultati di un questionario sulla condizione abitativa dei giovani, tra i 18-35, che lunedì 3 ottobre a Brussels il SICET presenterà nel suo intervento al convegno della “Giornata Internazionale degli Inquilini” promossa in tutto il mondo dalle Nazioni Unite e dallo IUT. Non vi sono dubbi che in testa ai freni all’autonomia dei ragazzi italiani vi sia il caro alloggio. Dalla ricerca esce che il 63% dei giovani vive in locazione mentre il 37% è in una abitazione in proprietà. Sulla quota di chi è in affitto, il 55,82% ha un contratto registrato. Per quasi il 6% il contratto non è registrato e oltre il 38% è senza un contratto d’affitto scritto. Rispetto al tipo di soluzione abitativa, i 2/3 vivono in un alloggio: appartamenti e case singole. Mentre per il 16,67% dei giovani hanno in affitto una camera. E sempre nella stessa percentuale è la soluzione dell’affitto di un posto letto. Questa tipologia riguarda generalmente gli studenti. Per quanto riguarda i prezzi degli affitti rilevati. Sul posto letto si va da un minimo di 200 a 400 euro/mese. Per la camera, minimo 250 sino a 500 euro/mese. Mentre per l’abitazione: il minimo è 450 sino ad un massimo di 1.320 euro/mese. Le rate mensili di mutuo vanno da un minimo di 360 euro ad un massimo di 780 euro. Infine dalle indicazioni dei redditi percepiti, si evidenzia che molti studenti svolgono dei lavoretti per 300/400 euro/mese. Mentre il dato medio indicato da chi lavora è tra i 700 e i 1.200 euro/mese. Evidente la forte divaricazione tra redditi e spesa per la casa. “Un affitto accessibile per i giovani!”, questo è il tema per il 2011 della giornata degli inquilini che verrà discusso nella sede del Comitato delle Regioni e vedrà confrontarsi su questo aspetto del grave problema della lunga permanenza dei giovani in famiglia: rappresentanti delle istituzioni europee, sindacati inquilini, organismi internazionali della proprietà immobiliare pubblica e privata, Forum dei Giovani e Habitat per le Nazioni Unite. Un dato drammatico: nell'Unione Europea, 51 milioni, il 46% di tutti i giovani di età compresa tra 18-34 vive ancora con almeno uno dei loro genitori. In Italia sono oltre 7,2 milioni. Il Segretario Generale del SICET Guido Piran chiede un forte impegno di tutte le istituzioni: Commissione Europea, Governo, Regioni e Comuni e lancia una importante richiesta. “Le politiche abitative per i giovani, oggi assenti, debbono essere inserite nelle agende politiche. Si tratta di ampliare l’offerta di alloggi in affitto nel settore dell’edilizia residenziale pubblica con bandi speciali per i giovani. Ma anche intervenire sul mercato privato con una nuova legge sulle locazioni che attraverso un unico contratto calmierato possa ridurre il caro affitti. Serve un grande piano per le locazioni che oggi nella crisi potrebbe rappresentare una politica di sviluppo fortemente necessaria”.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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