COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 22 giugno 2011

Affitti/Povertà: forte crescita degli sfratti per morosità. Piran (SICET) “più attenzione e basta tagli al welfare abitativo dal Governo. Interventi al settore della casa pubblica, utili all’economia e alla coesione sociale del Paese”.

Oltre 70mila provvedimenti di sfratto, di cui 65mila per morosità e 35mila esecuzioni. Queste le stime del SICET ai dati provvisori, diramati dal Ministero dell’Interno, per l’anno 2010. “Pur nella parzialità dei numeri, mancando nelle varie realtà territoriali i dati di alcuni mesi, la situazione continua a peggiorare per chi vive in affitto”. Questo il commento di Guido Piran Segretario Generale del SICET, il sindacato inquilini della CISL. Al nord si risente della profonda crisi che colpisce l’industria. 3.000 sfratti per morosità a Torino, con richieste di esecuzione salite del 150%. Stessa musica a Milano con 6.500 provvedimenti emessi e 21mila richieste di esecuzione. Dati preoccupanti in Veneto, con 1.200 a Verona e 1.500 a Vicenza e in Liguria, che raggiunge quota 2500 a Genova. In Toscana, a Pisa, record delle esecuzioni con un +223%. Allarme anche in Lazio, dove Roma segna oltre 8000 richieste di sfratto. Al sud: Napoli e Caserta con una crescita a due cifre. Come Bari e Foggia con dati elevati e in Sicilia dove il maggior disagio colpisce Catania con quasi 3.000 richieste di esecuzione e Palermo e Siracusa in forte crescita.
Per il Segretario del SICET: “i dati sugli sfratti, in forte crescita dal 2008, esigono una maggiore attenzione del Governo che bene farebbe a convocare i maggiori Sindacati del Settore per affrontare il problema”. “Al contrario”, continua Piran: “non aiuterà sicuramente ad attenuare il disagio abitativo nel Paese la cedolare secca sugli affitti, che sarà solo un costo al bilancio dello Stato per 1,5 miliardi di euro e porterà unicamente tagli alle tasse dei proprietari con redditi elevati”. Il Segretario del SICET spiega: “serve maggiore tutela per queste famiglie sfrattate, lasciate in balia di se stesse. E’ necessario invertire il sistema di tagli e riduzioni alle politiche abitative che oltre alla assenza di finanziamenti all’offerta di edilizia pubblica vede anche la riduzione ai minimi termini del Fondo di Sostegno all’Affitto destinato proprio all’emergenza morosità. Dai 360 milioni del 2001 siamo scesi ai 33 di quest’anno, salvo altri tagli. Insufficienti per le oltre 350mila domande degli inquilini che potrebbero ricevere solo 95 euro ciascuno”. Piran infine ricorda la grande utilità anticiclica, oltreché sociale ed economica di un rilancio dell’edilizia pubblica”. Infine il Segretario del SICET puntualizza: “vi è uno scostamento tra la domanda e l’offerta abitativa nel Paese, in particolare con quella che si sta delineando con il Piano di social housing approvato dal CIPE il 5 maggio. Sui 15mila alloggi previsti, solo 3.745 saranno destinati all’affitto permanente, ma attenzione i canoni saranno quasi di mercato tagliando fuori gli sfrattati per morosità che non riusciranno a pagarli”.

Ministero dell'Interno - Gli sfratti in Italia: andamento delle procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo - aggiornamento 2010


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