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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 6 giugno 2011
Sono 2.700.000 gli immobili in affitto di proprietà
di persone fisiche e aggiungendo a questi quelli delle persone giuridiche, che
da una elaborazione del SICET sono circa 1.000.000, si arriva ad un totale di
3.700.000 immobili. Un dato che si discosta molto dalle 4.300.000 famiglie in
affitto. Pur stimato, quello di 600.000 locazioni (prime case) non registrate,
appare un dato molto reale. Alle quali occorre aggiungere quelle affittate in
nero agli studenti e per turismo.
“Per tutti gli inquilini che hanno un contratto d’affitto non registrato, c’è
una data molto importante. E’ quella del prossimo 7 giugno”. Spiega Guido Piran,
Segretario Generale del SICET “Da quel giorno infatti, il loro contratto in nero
potrà, dopo la regolarizzazione, durare otto anni e il canone sarà abbassato”.
La norma sul federalismo municipale, concedeva ai proprietari di immobili in
affitto, con contratti di locazione non registrati, 60 giorni di tempo per
mettersi in regola. “Dalle notizie che abbiamo” continua Piran “non c’è stato un
aumento significativo di registrazioni, probabilmente chi è nell’illegalità
preferisce il rischio della denuncia dell’inquilino o del possibile
accertamento”.
Dopo il 6 giugno, oltre alle sanzioni, per tutte le tipologie di contratti di
locazione che non sono registrati nei termini di trenta giorni dalla stipula,
scattano sanzioni accessorie. Quel contratto in nero, a partire dalla data di
regolarizzazione, durerà quattro anni che si potranno rinnovare di altri quattro
anni. “Ma la cosa più interessante” a parere del Segretario del SICET “è che il
canone annuo previsto, viene ridotto al triplo della rendita catastale. La media
degli affitti di mercato è di circa otto volte la rendita catastale. Una
riduzione particolarmente cospicua. Nelle grandi città significa passare da un
canone di 800/1000 a 200/300 euro mese”.
La diminuzione degli affitti vale anche per i contratti con un canone più basso
di quello realmente pagato. Così come in presenza di un contratto di comodato
gratuito “finto”.
In caso di mancata registrazione, l’inquilino è solidalmente responsabile (al
50% con il proprietario). “Anche se è chiaro” spiega il rappresentante del
Sindacato inquilini della CISL “che quando si ha bisogno di una casa in affitto,
le condizioni vengono dettate dalla proprietà che decide se fare o meno il
contratto e se procedere alla sua registrazione”.
Piran infine rilancia:” il SICET propone contro il nero l’introduzione per
l’inquilino di detrazioni dai redditi del 19% dei canoni pagati, come per i
mutui. Le nostre sedi sono comunque organizzate per fornire consulenza e
assistenza agli inquilini che intenderanno avvalersi dalle opportunità offerte
dalla legge”.