COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 20 gennaio 2011

Federalismo/cedolare secca affitti. IL SICET: meccanismo inefficace e complicato, incertezza sulle risorse per gli inquilini. Senza un serio conflitto degli interessi, con le detrazioni per i conduttori non emerge l’evasione sulle locazioni. Escluso dai benefici chi affitta a studenti.

Insoddisfatto il Segretario Generale del Sindacato inquilini della CISL, Guido Piran dalle modificazioni introdotte dal Ministro Calderoli nel decreto sul federalismo fiscale municipale.
“Così come congegnata dal decreto sul federalismo municipale, la cosiddetta cedolare secca sui redditi da locazione, non darà nessun risultato tangibile per la riduzione degli affitti, insostenibili per la maggioranza degli inquilini”. Per Piran “i contratti concordati, che oggi sono solo il 15% del totale, continueranno ad essere pochi, anche con la differenziazione proposta da Calderoli, e potrà beneficiarne solo chi abita in comuni ad alta tensione abitativa e gode di redditi medio alti”. Per il Segretario del SICET è grave poi in una battaglia all’evasione aver escluso dall’applicazione della cedolare secca al 20% i contratti per gli studenti, il principale settore dell’evasione. “Per superare difficoltà e contraddizioni del comparto della locazione abitativa”, continua Piran, “è necessaria una riforma complessiva della legge che regola il sistema d’offerta, la 431/98, con la previsione di un unico sistema di contratti stipulati sulla base di accordi territoriali, a tassazione del 20%, e valido su tutto il territorio nazionale”.
Sulle misure previste a favore degli inquilini dal Decreto, quantificate nella differenza delle entrate di gettito tra le due aliquote, con una dotazione non superiore a 400 milioni di euro da distribuire come sostegno ai conduttori, Piran commenta così: “è doveroso ridistribuire delle risorse agli inquilini in un discutibile provvedimento che riduce le tasse ai proprietari con i redditi più alti. Ma”, continua il Segretario del SICET “il meccanismo previsto dal Ministro Calderoli è inadeguato e incerto, in particolare sulle risorse, che essendo legate alla costituzione di un fondo legato alla legge di stabilità e quindi modificabile ogni anno. Vi è il rischio che faccia la fine del Fondo di sostegno agli affitti, oggi senza nessuna risorsa, dopo i tagli di Tremonti”. Per il SICET, nel decreto sul federalismo servono meccanismi che facciano emergere l’evasione sugli affitti e questa si combatte con l’introduzione del conflitto tra gli interessi tra proprietario e inquilino, attraverso la detrazione dell’affitto dai redditi del conduttore analogamente a quella sui mutui.


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

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