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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 23 dicembre 2010
“Male ha fatto il Governo a non prevedere la
proroga della sospensione degli sfratti in scadenza a fine anno, per le famiglie
italiane più deboli, rese oggi ancora più fragili dalla crisi in atto”. Così
commenta Guido Piran Segretario Generale del SICET, il sindacato inquilini della
CISL. “E’ inspiegabile la poca sensibilità dell’esecutivo nei confronti di chi
vive la difficoltà dell’affitto, visto che la norma non ha costi”.
“A questo punto”, spiega Piran: “il SICET avvierà la richiesta a tutte le forze
politiche, affinché il Parlamento, nella conversione in legge del Milleproroghe,
inserisca un emendamento che sposti il termine sino al 31 dicembre 2011,
allargando la tutela anche alla morosità incolpevole”. Per il segretario del
SICET, “la proroga è un atto dovuto, in assenza di soluzioni abitative da parte
dei comuni, e dal Piano Casa, che a due anni dal suo varo, non ha prodotto
nessun alloggio”. “Si tratta” per Piran “di tutelare famiglie di sfrattati
invalidi, con redditi bassi, nuclei numerosi con figli a carico. Tutte famiglie
che, in assenza di un passaggio ad un alloggio di edilizia residenziale
pubblica, finirebbero sulla strada”. “E’ necessario” conclude il segretario del
SICET “che il Governo cambi rotta sulla politica della casa. Basta tagli al
welfare abitativo, che con la legge di stabilità ha portato ad una riduzione del
77% del Fondo Sostegno all’affitto e alla totale eliminazione degli investimenti
per l’edilizia pubblica. Sostenere la crescita dell’offerta degli alloggi in
affitto a canone sociale ed intervenire sulla rigenerazione urbana. La casa
pubblica, oltre ad essere un importante ammortizzatore sociale, costituisce un
elemento di coesione e rappresenta un fattore di sviluppo economico”.