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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 3 agosto 2010
“Il passaggio della tassazione, dal sistema
progressivo a quello fisso, con l’aliquota prospettata, sarà quasi ininfluente
per le tasche dei piccoli proprietari. Al contrario, più i redditi saranno alti
e più sarà conveniente la riduzione dell’imposta. Questo squilibrio non va
bene”. Così commenta la notizia Guido Piran Segretario Generale del SICET il
sindacato inquilini della CISL che nel Consiglio dei Ministri di domani potrebbe
avere il via libera la cedolare secca.
Continua Piran: “una tassazione fissa del 25% sui redditi di tutte le locazioni
significherebbe il peggioramento del già grave problema dell’affitto nel nostro
Paese. Oggi, anche se in una situazione drammatica, il disagio abitativo viene
mitigato dall’utilizzo dei contratti d’affitto concordati che hanno un
trattamento fiscale più basso rispetto a quelli liberi”. Per il Segretario del
SICET: “con l’appiattimento, determinato della tassazione fissa, sarebbe
disincentivata questa tipologia di affitto che ha canoni più bassi di quelli di
mercato ed è risultato della contrattazione territoriale”. Inoltre, per Piran,”le
regole di questa tipologia di locazione e i controlli dei comuni, sono un freno
al nero”. Quindi se si deve arrivare alla cedolare secca per il SICET la si
applichi solo ai contratti concordati. “Per combattere l’evasione poi” commenta
Piran “è necessario un contrasto tra gli interessi. Si introducano a favore
degli inquilini, anche per un senso di equità di trattamento, le stesse
detrazioni applicate per i mutui con il 19%.” Continua il Segretario del SICET:
“se questa misura venisse accompagnata anche dalla tracciabilità nei pagamenti
degli affitti sono convinto che l’evasione scenderebbe drasticamente”.
Per Piran: “una modifica del trattamento fiscale sulle locazioni sarebbe
sicuramente più efficace in un disegno di riforma complessiva della legge 431/98
che regola la materia.”