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COMUNICATO STAMPA |
Roma, 22 ottobre 2009
L’iniziativa dell’ABI di congelare per un anno le
rate di mutuo alle famiglie dei lavoratori che hanno perso l’impiego, o che
hanno avuto una contrazione dei redditi, è a parere del segretario generale del
SICET Guido Piran senza dubbio positiva.
In Italia versano in fortissima difficoltà anche altre famiglie - sottolinea
Piran - sono quelle che vivono in affitto: 4 milioni e mezzo che faticano e
spesso non ce la fanno a pagare canoni talmente elevati che incidono, su molte
di loro, per il 50 % sui redditi.
Dati drammatici arrivano dagli sfratti. Nel 2008 - spiega il segretario del
SICET - sono state 140mila le richieste, 53mila le sentenze e 25mila le
esecuzioni che segnano un aumento del 18% sull’anno precedente. Ma allarmanti
sono anche le 650mila domande inevase ai comuni per una casa pubblica in
affitto.
Continua Piran: “dall’avvio della crisi non è stata prevista nessuna misura a
sostegno dell’affitto. Anzi, inspiegabilmente, il Governo ha ridotto gli aiuti
agli inquilini e non ha ancora provveduto a ripartire alle Regioni i fondi di
sostegno all’affitto per il 2009”.
Anche alcune Regioni, pur avendo ricevuto i finanziamenti dallo Stato, negli
anni passati, sono in ritardo, non avendo ancora espletato i bandi per
l’assegnazione dei contributi alle famiglie.
Il segretario del SICET ritiene non più rinviabile un intervento concreto per
chi vive in affitto. “Subito la ripartizione alle regioni del fondo di aiuto per
la locazione 2009 e la nomina di commissari ad acta per quelle ritardatarie”
continua Piran “assieme a una dotazione di 500 milioni di euro per il 2010”. Il
Piano nazionale di edilizia abitativa varato nel 2008, nonostante gli annunci
del Governo, non ha messo a disposizione nessun alloggio per l’affitto e a fine
anno – ricorda Piran - scade la proroga degli sfratti. “In questa situazione
serve un ulteriore provvedimento che allarghi anche alla morosità la sospensione
delle esecuzioni”.