COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 3 marzo 2008

Stabile comunale di Piazzale Dateo 5 (Milano)

ACCOLTO IL RICORSO DI SICET E UNIONE INQUILINI
IL COMUNE DI NUOVO SCONFITTO AL TAR SULLA DESTINAZIONE DEGLI ALLOGGI.

SOSPESE LE DELIBERE DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO COMUNALE
CHE SOTTRAEVANO I 2/3 DEGLI ALLOGGI ALL’EDILIZIA PUBBLICA.

ORA SI ASSEGNINO IMMEDIATAMENTE GLI ALLOGGI ALLE FAMIGLIE IN GRADUATORIA.

 

La vicenda dello stabile comunale di Piazzale Dateo 5, con i suoi 157 alloggi, resta paradossale e sarebbe perfino ridicola se non riguardasse direttamente un problema grave come quello della casa.
Dopo la bruciante sconfitta politica e giudiziaria sulla vendita, la Giunta Comunale ha provato nuovamente a sottrarre lo stabile di Piazzale Dateo 5 alla sua normale destinazione.
Nella delibera di revoca della vendita conseguente agli esiti giudiziari (una Delibera che è, peraltro, arrivata dopo circa 2 anni dalle Sentenze e lo stabile resta ancora quasi completamente inutilizzato) la Giunta e il Consiglio Comunale avevano previsto di assegnare i 2/3 degli alloggi al di fuori delle normali procedure amministrative e della graduatoria di bando.
Come spesso è successo negli ultimi anni - partendo, con una buona dose di malafede, da una lettura sociologica “d’accatto” (mix sociale/generazionale/economico) che ha molto ascolto, ma nessuna sostanza ed efficacia - si è cercato per l’ennesima volta di utilizzare impropriamente gli alloggi popolari per altri fini e obbiettivi.
La cosa odiosa è che si cerca di farlo strumentalizzando e mistificando i dati reali della domanda abitativa, quasi tutta concentrata nelle fasce economicamente più deboli (circa 20..000 famiglie in graduatoria di bando).
Non si capisce per quale motivo il tanto vaticinato “mix” debba sempre essere realizzato sottraendo alloggi all’edilizia sociale, anziché utilizzando il patrimonio comunale, in pieno Centro, di cui si è decisa la vendita (Viale Montenero, Piazza Santa Maria del Suffragio, via Foldi,…..).
O perché si siano di nuovo messi in vendita stabili di edilizia pubblica come Cicco Simonetta, Via Cesariano e Corso XXII Marzo che possono invece essere immediatamente assegnati.
Sarebbe opportuno che la Giunta mettesse fine a questa incredibile vicenda assegnando finalmente tutti gli alloggi pubblici disponibili, attraverso le normali procedure, alle famiglie che da anni aspettano nelle graduatorie.
 

SICET

UNIONE INQUILINI
Leo Spinelli Bruno Cattoli

 


Sito Internet: www.sicet.it e-mail: sicet@sicet.it

 

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